2014
Ora è giusto alzare l’asticella
Ci eravamo lasciati, dopo Palermo, dicendo che in casa Sampdoria c’era tanto da lavorare. Al termine del bel successo sul Toro si può certamente riconoscere che Mihajlovic ha torchiato i suoi nella pausa di campionato, raddrizzando già molte cose. La strada è lunga, anzi lunghissima, ma il 2 a 0 rifilato a Ventura infonde fiducia e, a mio avviso giustamente, deve evidenziare una certezza: la Samp quest’anno può davvero alzare l’asticella del proprio campionato. Finalmente, dirà qualcuno. Facciamo attenzione, sottolineerà qualcun altro. Di certo un pò tutti ci pensano, a guardare più in là di quota 40 già a settembre. E questa è senz’altro un’ottima cosa.
Bene i blucerchiati nel successo sui granata, inutile dirlo. Bene però specie se ci si sofferma su alcuni dettagli. Elementi che a mio avviso potrebbero davvero fare la differenza, sul campo, rispetto alle ultime stagioni. Li elenco qui di seguito.
Parto dai cambi. Romagnoli, Bergessio e Krsticic. Tre titolari in panchina a disposizione del mister. Panchina più lunga e di qualità rispetto al passato e ad oggi i risultati stanno pagando.
Viviano inoperoso. Come biglietto da visita per le partite casalinghe non c’è male, direi.
Gabbiadini e Okaka al top. Dopo Palermo avevo già sottolineato quanto l’ex Juve fosse indispensabile per la Samp, specie per la sua capacità di sbloccare partite “scorbutiche” da piazzato (vedi proprio il match col Toro, fin lì ingessato malgrado i blucerchiati avessero in mano il pallino del gioco). In mezzo c’è anche la sua qualità, sia chiaro. Su Okaka poi non posso far altro che ripetere le stesse parole spese da tanti: credo sia corretto candidarlo alla Nazionale e non credo sia esagerato, a questo punto, pensare che possa replicare con la maglia della Samp le gesta di grandi attaccanti del passato blucerchiato. Gol da cinema (per dirla alla Ferrero) a parte.
Silvestre e Gastaldello già collaudati. Bene così.
Da ultimo una parola per Obiang, in grande crescita col Toro. Altra pedina fondamentale che non dovrà fermare il proprio percorso di rinascita.
Dunque è giusto sorridere e, al netto di tutti gli scongiuri, tentare di far crescere le ambizioni. La gara esterna col Sassuolo, in questo senso, può già rappresentare un crocevia importante.