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Okaka e l’addio alla Samp: «Problemi con Mihajlovic e Ferrero»

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Stefano Okaka, oggi al Watford, dedica due parole alla sua storia in blucerchiato: «Sono molto legato a Genova, ma…»

Ci è arrivato dalla porta di servizio, ma alla fine ci è arrivato. Ci è voluto un interregno belga, un anno e l’arrivo di Mazzarri al Watford, ma alla fine Stefano Okaka è arrivato nel calcio inglese. O meglio ci è ritornato, visto che aveva militato al Fulham in prestito nel 2009-10. Da qualche mese è un nuovo giocatore del Watford, che l’ha prelevato per sei milioni di euro dall’Anderlecht, dove stava facendo discretamente bene dopo alcune difficoltà iniziali. Ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”, il centravanti ha ricordato il suo trascorso in blucerchiato. Tutto bene il primo anno, poi successe qualcosa tra Okaka e la Sampdoria. «Problemi con Mihajlovic e il presidente. Brutte storie. Roba passata, guardiamo avanti». Dieci club dal 2005 a oggi: perché non ha messo radici da qualche parte? «Girare è stata la mia fortuna. Mi ha dato la possibilità di conoscere altre culture e di capire meglio il mondo». La città italiana che le è rimasta nel cuore? «Roma, dove ho trascorso gli anni della formazione calcistica. E poi Genova». I compagni ai quali è più legato? «Francesco Totti, e non solo perché è il migliore con cui ho giocato. Poi Cassano». Ci si chiede anche se lo rivedremo mai in nazionale, dove ha segnato all’esordio: «Rispetto le scelte, ma mi ha fatto male l’esclusione last minute all’Europeo, dopo aver segnato 17 gol con l’Anderlecht ed essere stato nel gruppo fino alle convocazioni. La maglia azzurra è un’emozione profonda. Spero di tornare».

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