2014
Okaka: «Voci di mercato? Non ci do peso. Con Mihajlovic…»
Non solo De Silvestri e Obiang: c’è un altro giocatore che ha scelto gli Stati Uniti per godersi le vacanze estive. E’ Stefano Okaka, che ieri si trovava in quel di New York: «Sto per entrare al Madison Squadre Garden. Io ho già avuto l’onore di giocare in mitici stadi d’Europa, ma l’emozione di questo tempio newyorkese è qualcosa di speciale…». Quando deve indicare qualcosa che gli è piaciuto, Okaka sorprende tutti: «Wall Street, il quartiere della borsa e della finanza, tanti grattacieli e cemento ma è un posto che trasuda fascino e storia». Forse si è anche incrociato con Obiang nella Grande Mela: «No, non sapevo nemmeno che Pedro fosse qui. Magari lo chiami, non si sa mai che ci incontriamo…».
APPUNTAMENTO CON MIHA – Chissà se ci sono stati contatti invece con Mihajlovic: «Ci siamo sentiti, è nato un bel rapporto tra di noi e io gli sarò sempre grato della carica che mi ha trasmesso fin dal nostro primo incontro e della fiducia che mi ha dato nonostante arrivassi dal Parma, dove non giocavo». Nonostante le voci di mercato, i due si sono dati appuntamento: «Io alle voci non do peso, sono contento di essere alla Samp e con il mister mi sono dato appuntamento in ritiro, dove andrò di certo – dichiara Okaka a “Il Secolo XIX” – Al momento penso solo a far bene con la Samp e spero che la Samp punti su di me. Ripeto, sono tranquillo e contento».
CASSANO – Ieri ha giocato la nazionale e la memoria corre al numero 10 di Antonio Cassano: «Che numero poteva avere un fuoriclasse come lui?! Di Antonio c’è poco da dire, è uno che può sempre fare la differenza e sono felice che l’Italia di Prandelli punti su uno come lui, che gli abbia dato l’importanza che merita». I tifosi della Samp sognano che Cassano torni a Genova. Okaka dice a tal proposito: «Queste sono cose che non riguardano me, io penso a giocare e dico che Antonio oltre che un grande amico, direi un fratello, è un fuoriclasse. Stop».
MUSTAFI E MODULI – Un altro che poteva andare è Mustafi, ma alla fine non ce l’ha fatta: «Non l’ho ancora sentito e ovviamente mi dispiace, però dico che alla sua età – appena 22 anni – ha ancora tutto il tempo per raggiungere gli obiettivi che sogna e che merita. Quindi ci sta la delusione iniziale, ma ci vuole anche fiducia e ottimismo per il futuro». Mihajlovic intanto pensa di cambiare modulo e passare al 4-3-3: «Per me non cambia nulla. Okaka deve andare in campo e cercare sempre di buttarla dentro e far vincere la Sampdoria – dichiara l’attaccante blucerchiato – Questo è quello che ho cercato di fare da gennaio e cercherò di rifarlo da luglio. Le questioni di modulo e assetto competono al mister, io non ho preferenze».
FIORILLO E NEW YORK – Anche il futuro del suo amico Vincenzo Fiorillo è un punto interrogativo: «Io penso che Vincenzo sia una grande persona. Confermo che è un mio amico e non posso che essergli riconoscente per la mano che mi ha dato a Genova. Il suo futuro non so quale sarà, ma da attaccante e compagno di squadra dico che, quando ha giocato, ha sempre dimostrato di essere all’altezza di un ruolo così delicato». Sul duello di bellezza tra Genova e New York, Okaka tentenna: «Bella domanda! Genova non la conoscevo bene e mi sono inserito grazie ai compagni. Senza di loro e il mister, l’ambientamento non sarebbe stato lo stesso. Certo, New York è New York, ma qui ci vengo in vacanza».