2014

Okaka: «Non sono il nuovo Balotelli, io sono Stefano»

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La prova del nove arriva puntuale contro la Juventus, il cui eventuale risultato positivo per la Sampdoria non sarà scontato né impossibile da ottenere. Una sfida dal duplice volto: da una parte la qualità corale bianconera, dall’altra una squadra solida con un reparto offensivo alla ricerca di gol per incrementare le statistiche. Colui che ha bisogno di più reti è sicuramente Stefano Okaka, il quale ha parlato così alla vigilia della trasferta torinese: «Grande partita, grandissimo avversario. E che carica giocare allo Stadium, dove loro vincono da tantissimo tempo. Il favore però spero di farlo a me stesso. Il nostro segreto? La fame: vogliamo stupire, non ci accontentiamo. Mihajlovic? È un tecnico di carattere, ha grande energia e la trasmette: credo che in campo si veda. Se mi piacerebbe giocare nella Juve? Sto bene alla Samp».

L’attaccante blucerchiato, proseguendo la sua intervista alle colonne de La Stampa, ha concluso con un accenno alla Nazionale: «Non sono il nuovo Balotelli, sono Stefano Okaka. Siamo amici, a Mario auguro tutto il bene ma ciascuno fa il suo percorso. La Nazionale è il massimo, segnare con quella maglia è il sogno di tutti e io l’ho realizzato. Ho chiuso il cerchio ma sono sicuro che è solo l’inizio di tante altre esperienze. Conte è un po’ come Mihajlovic? Parla con tutti, mi ha dato tanti consigli. Nigeria o Italia: mai avuto dubbi? Nonostante le mie origini, con la Nigeria mi sarei sentito un po’ straniero. Ho detto no: non conosco la loro cultura, la lingua, nulla di quel Paese. Se ho amici nella Juve? Nessuno. Ho conosciuto Bonucci in azzurro. Nel calcio? Ho più nemici, tantissimi. L’amico è Cassano. Ha fatto di tutto per farmi rientrare quando a Parma nessuno mi considerava, il momento più brutto della mia vita».

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