2014

Okaka a Telenord: «Sono felice, sto dimostrando il mio valore»

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Con la maglia blucerchiata, dal suo arrivo sotto la Lanterna nello scorso gennaio, ha già siglato quattro reti – una più bella dell’altra -, dimostrando di avere enormi qualità e di essere un’ottima soluzione per il reparto offensivo della Sampdoria: stiamo parlando di Stefano Okaka, attaccante classe ’89 che a Genova sta iniziando a lasciare il segno.

Il centravanti, aggregatosi alla squadra di Mihajlovic dopo aver salutato Parma, questa sera è intervenuto a Telenord, ospite telefonico speciale di Forever Samp. Si è parlato, prima di tutto, della magnifica rete segnata nella sfida con il Catania, con la palla finita in fondo alla rete dopo una bellissima giocata: «E’ stato un grande gol: dopo aver saltato il primo uomo – ha raccontato il calciatore – avevo già in testa delle idee, che poi sono riuscito a mettere in pratica. Sto facendo bene e sono consapevole delle mie potenzialità: cerco da sempre di fare del mio meglio, anche se qualche volta ci sono stati periodi negativi. La gente mi dava per finito ma io, che ora ho 24 anni, sto dimostrando che non è così».

Riguardo la chiamata arrivata dalla Nazionale nigeriana per disputare il Mondiale, Okaka ha rivelato di dover ancora prendere una decisione definitiva: «Sono contento, devo scegliere cosa fare in questi giorni: dico però che, crescendo, il mio attaccamento alla terra dei miei genitori è aumentata notevolmente. Però sono nato in Italia e quindi non è una scelta facile, anche se la prenderò con molta serenità. Come con serenità coltivo il mio rapporto con la mia sorella gemella, che è una persona fondamentale nella mia vita e con cui ho attraversato numerosi problemi».

Non è mancato, infine, un pensiero al futuro ed un’opinione sul pessimo gesto di Icardi rivolto alla Gradinata Sud, nel match giocato tra Samp ed Inter: «Sono molto concentrato su me stesso e continuerò ad esserlo: so che se faccio le cose bene la gente mi guarda, ma io penso in genere solo al mio lavoro. In passato ho superato critiche e la mia situazione mi ha aiutato a formare un carattere particolare, tanto che oramai non mi smuove quasi più niente: quindi ora certo, sono contento perché sto dimostrando di poter essere un bravo giocatore, anche se il mio percorso non è stato facile. Icardi? Ritengo non ci siano parole da fare per quel suo gesto, è un ragazzino: se si comportacosì in campo noi giocatori non possiamo fare più di tanto, gli arbitri ci squalificherebbero, però penso che nella vita, alla fine, tutto torni».

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