2014
Obiang: «Ringrazio Mihajlovic: sono contento che sia rimasto»
Ha finito la stagione anzitempo con un infortunio, ma certo quest’annata non passerà alla storia per Pedro Obiang. Il 2013-14 non è stato il suo anno e il centrocampista ha già lasciato l’Italia. Da Madrid ha saputo del rinnovo di Mihajlovic: «Meno male, sono contento. Questa pausa sabbatica che si è preso aveva creato qualche turbolenza. Ho letto che ci sarebbe stata la Juve dietro… non è che non lo vedessi a Torino, mi avrebbe fatto strano. Forse è il mister con il quale ho parlato di più nella mia carriera. Lui da ex calciatore capiva perfettamente cosa si prova a non star bene. Mi diceva solo di non dar conto alle critiche, ma solo a lui. Sentire queste parole per un giocatore è importante: non che risolva il problema, ma dà sollievo».
PROBLEMI FISICI – Sulla sua condizione attuale, lo spagnolo è positivo: «Molto bene. Se il campionato fosse durato ancora una settimana quasi quasi ero pronto… sto migliorando – racconta Obiang a “Il Secolo XIX” – Qualche fastidio c’è ancora, ma so che devo abituarmi a conviverci». Proprio il fisico gli ha condizionato in parte questa stagione: «Sì e no. Possiamo dire che mi sono trovato impreparato a gestire una situazione del genere. La prossima volta andrà meglio. Un giocatore d’esperienza avrebbe trovato altre soluzioni».
L’INFORTUNIO – Ci si chiede esattamente cosa sentisse: «E’ complicato da spiegare. E’ un problema che poi ne genera meccanicamente altri. Partiva davanti, prendeva la schiena, quindi l’addome e scendeva nella zona pubica, che è quella che ti aiuta un po’ a spingere. E quasi senza rendertene conto ti ritrovi a non andare più. Si poteva pensare che spingendo un po’ meno non si andassero a toccare certe situazioni, ma spingendo un po’ meno finivo per non spingerer per niente. Così sono state rafforzate le pareti inguinali». Quindi una specie di ernia, che forse avrebbe richiesto un intervento tempestivo: «Per diverse circostanze non si è potuto. Poi con la società abbiamo deciso che era giusto intervenire prima della fine del campionato, in modo che potessi lavorare da solo. A differenza dell’anno scorso».
PUNTI DI VISTA – Sul suo futuro, così incerto, Obiang si esprime in tal modo: «Non lo so. A livello sportivo non è stata una stagione positiva per me. A livello personale è stato invece un anno molto bello. Ho migliorato il rapporto con molti compagni e persone all’interno della società – racconta il centrocampista blucerchiato – Ho fatto il possibile per migliorare la mia situazione e una grandissima mano me l’hanno data i fisioterapisti, che fanno di tutto per curarmi e mandarmi in campo. Quando sei arrabbiato, e io lo ero non potendo giocare come avrei voluto, vedi le cose nel modo sbagliato. Ho imparato a osservarle nel modo giusto e posso dire che mi sento felice».
BARDONECCHIA E VACANZE – Perciò a Bardonecchia non si sa se rivedremo Obiang: «Ho un contratto fino al 2017, nessuno della società mi ha chiamato finora e se nessuno lo farà rispondo di sì. La cosa più importante per me è stare bene, perché mi consente di poter essere io a decidere il mio futuro, che è la cosa più bella. Quando dipendi dagli altri o da altro, non va bene». Sulle vacanze future: «Parto domani (oggi, ndr). Volevo fare 7000 chilometri in macchina, ma già ne ho fatti 1600 per arrivare da Genova a Madrid. Adesso vado negli Stati Uniti. Prima Chicago, poi pian piano arriverò a New York. Al ritorno ci sarà la seconda parte, un’altra tappa della Vuelta di Spagna con i miei amici».
ATLETI CAMPEON – Curiosità finale sull’Atletico Madrid. Lui è crescito nella società rojiblanca e ci si chiede se abbia festeggiato a dovere il ritorno alla vittoria dei colchoneros dopo 18 anni nella Liga: «Certo, un trionfo storico. Prima di partire vorrei anche cercare di mettermi in contatto con qualcuno dei miei ex compagni, tipo Koke: sabato hanno la finale di Champions League…».