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Nuovo infortunio per Coda: lesione del bicipite femorale
Una carriera segnata dagii infortuni, quella di Andrea Coda, difensore della Sampdoria trasferitosi in prestito al Pescara nell’ultima sessione di calciomercato. Un ginocchio che non lo lascia in pace sin dal 2011, quando vestiva la maglia dell’Udinese, e che gli ha dato nuovamente tormenti in questa stagione con i blucerchiati: sembrava una buona annata per il difensore classe ’85, che aveva conquistato la fiducia dell’ex-tecnico Zenga e che era partito titolare sia in Europa League contro il Vojvodina che nella prima gara di campionato contro il Carpi.
Poi, come tutti ricordiamo, le lacrime versate uscendo dal campo del San Paolo quel maledetto 30 agosto, e la dura sentenza: lesione del crociato anteriore del ginocchio sinistro, almeno 5 mesi di stop. Andrea, invece, recupera in fretta grazie alla tenacia e al costante lavoro quotidiano, che gli permettono di riabbracciare i compagni dopo un tempo record di circa tre mesi. Rientra tra gli applausi nei minuti finali di Sampdoria-Palermo, gara vinta per 2-0 dai blucerchiati.
Con l’arrivo del nuovo mister e dopo un infortunio del genere, però, la titolarità è persa, e allora negli ultimi giorni di calciomercato società e giocatore decidono che è meglio per entrambi trovare una nuova sistemazione: Pescara. Anche qui, tuttavia, le presenze collezionate fino alla scorsa gara erano solamente due, fra scelte tecniche e piccoli problemi muscolari che lo hanno tenuto a riposo per due partite. Poi la gara contro il Novara, sabato scorso, e la scena si ripete: al 62′ Coda esce nuovamente in lacrime dal terreno di gioco e l’infortunio appare subito serio.
“A seguito incidente di gioco del calciatore Andrea Coda, lo staff sanitario della Delfino Pescara 1936 dopo aver effettuato esami strumentali; comunica la lesione del muscolo bicipite femorale della coscia sinistra. Previsti ulteriori esami di monitoraggio tra quindici giorni”, si legge sul sito ufficiale degli abruzzesi. Un nuovo doloroso e logorante stop per il centrale, per cui i tempi di recupero previsti sono di sette settimane, augurandoci che sia l’ultimo della sua carriera.