Focus
Nuovi acquisti fra luci e ombre: i promossi e i bocciati
Udinese-Sampdoria è stato un banco di prova per i nuovi acquisti blucerchiati: in molti devono migliorare, Ekdal e Saponara reclamano spazio
L’esordio in questa Serie A della Sampdoria è stato certamente una delusione. Dopo il ritiro estivo, le positive amichevoli precampionato e la vittoria – seppur sofferta – contro la Viterbese in Coppa Italia, i tifosi blucerchiati si aspettavano una prestazione più convincente da parte della squadra, che per oltre un’ora è stata completamente in balia delle folate offensive dell’Udinese. Nonostante il tecnico doriano Marco Giampaolo abbia cercato di guardare il bicchiere mezzo pieno, dichiarando che nell’ultima mezz’ora si è vista la vera Sampdoria, la preoccupazione dei tifosi blucerchiati sembra essere legittima, soprattutto perché sembra che la squadra debba ancora trovare una certa coesione interna, con i nuovi arrivati che devono integrarsi al meglio negli schemi di gioco.
Emil Audero, per esempio, sembra dover affinare la fase di comunicazione con i centrali della difesa: ieri in avvio di gara il malinteso con Joachim Andersen su chi dovesse allontanare un pallone nella trequarti doriana stava per generare una rete da 40 metri da parte di Darwin Machis. Omar Colley sembra invece essere piuttosto a suo agio nei movimenti della linea doriana: l’affiatamento con Andersen si affinerà in progresso di tempo, ma – complice anche il fatto di aver svolto l’intero ritiro con la Samp – il centrale sembra piuttosto affidabile e sicuro, tanto che ieri è risultato il migliore – se un migliore si può trovare – della linea difensiva doriana. Jakub Jankto ieri sera non ha certo impressionato: qualche movimento con e senza palla, ma nessuna azione degna di nota, stretto com’era nella morsa di Valon Behrami e Rolando Mandragora: è certamente un giocatore importante, di gamba e sostanza oltre che di qualità, ma non è ancora sembrato in grado di esprimere al meglio il suo potenziale.
Discorso simile vale per Gregoire Defrel, apparso visibilmente avulso dai movimenti di squadra nel primo tempo – meglio nella ripresa, quando il ritmo dell’Udinese è calato e il francese è riuscito a ritagliarsi più spazio, andando anche vicino al gol. Per lui c’è naturalmente l’alibi di aver giocato pochissimo lo scorso anno a Roma, ma ciò che più preoccupa è che non si è visto un cenno minimo d’intesa con Fabio Quagliarella: Giampaolo dovrà lavorare per costruire un maggior feeling fra i due attaccanti. Le maggiori speranze vengono invece dalle prestazioni di Albin Ekdal e Riccardo Saponara: l’ex Amburgo ha dato sostanza alla mediana piazzandosi in regia, cercando il dialogo con i compagni e suonando la carica con una conclusione verso la porta di Scuffet. Saponara ha invece portato fosforo sulla trequarti, ha agito bene da collante fra centrocampo e attacco, ha trovato qualche buona traccia per i compagni. Sarà soprattutto dagli ultimi due – viste parallelamente le prestazioni pessime di Edgar Barreto e Gaston Ramirez – che potrà ripartire Giampaolo, a partire dalla difficile e insidiosa gara casalinga contro il Napoli.