2013
Nonno Pietro, una vita con la Samp: «Vi racconto tutta la nostra storia» (FOTO)
Non è cosa di tutti i giorni trovare un uomo più anziano della squadra che tifa. È il caso di Pietro Zino, nonno Pietro per i cuori blucerchiati, che il 2 giugno ha spento ben 104 candeline venendo omaggiato anche dalla fan page ufficiale di Facebook della Sampdoria. Ed è proprio Pietro a raccontare la nascita di una così stupefacente storia: «Abitavo a Sampierdarena e tifavo Sampierdarenese, il campo era a Villa Scassi. Poi c’è stata l’unione con l’Andrea Doria e la nuova squadra aveva i migliori».
Nel 1946, nacque la ballerina blucerchiata che da allora ha accompagnato ininterrottamente la sua vita, a partire da quello che, per Pietro, resta il ricordo più dolce: «Il primo derby naturalmente, vinto 3-0. Ricordo Baldini, Gramaglia, Bassetto e Carzino, una grandissima partita e una bella soddisfazione per una squadra appena nata.- racconta al Corriere Mercantile – Difficile tifare la Samp inizialmente? Per niente! Avevamo subito preso il comando della città. E poi avevamo davvero una bella squadra. I genoani si consolavano prendendo in giro la nostra maglia, dicevano che era da ciclisti».
Pietro, inoltre, sottolinea chi sono stati i suoi volti preferiti nei sessantasette anni di storia blucerchiata: «Sempre avuto un debole per le coppie d’attacco: da Baldini-Bassetto a Vialli-Mancini. Chiorri era un caso a parte! E che bravo Icardi. In panchina Boskov. Come presidenti, Mantovani e Garrone, s’assumigiavan, ghe tegnivan».
Non sono mancati i momenti difficili, uno in particolare: «Quando è mancato Mantovani. Io e mia moglie gli avevamo scritto una dedica ed era stata pubblicata sul giornale». Infine, Pietro manda un augurio alla Sampdoria: «Di fare sempre bene, di migliorarsi. E au Garrun di fare una bella squadra!».
E speriamo che il caro nonno Pietro non verrà deluso.