Editoriale
Niente drammi: ripartiamo quanto prima
La Sampdoria non sa più vincere: le gomme sono sgonfie e la benzina è finita: bisogna ripartire, ma senza drammi
Secondo me la cosa migliore da fare adesso è predicare calma. Due sconfitte consecutive in casa, quella casa che era diventato un fortino inespugnabile e che ci ha permesso di battere Milan e Juventus, quella casa che a gennaio ospiterà la Roma, per chiudere il trittico delle grandi che proveranno a passare al Ferraris. Quella casa che fino a oggi ci aveva permesso di raccogliere una quantità tale di punti da poter sopperire anche al famoso mal di trasferta che ha caratterizzato parte della stagione. Due sconfitte che fanno davvero male, perché arrivano entrambe negli ultimi secondi di gara, ma che tra l’altro ci mettono dinanzi alla triste realtà di aver ceduto il passo al Sassuolo. Al di là di tutte le simpatie possibili nei confronti di Iachini, avremmo dovuto rimandare i neroverdi a casa con un passivo pesante. Non ce l’abbiamo fatta perché pare che Zapata sia incredibilmente caduto in un momento di fuori forma pari a quello di Dybala e perché, diciamocelo, sta girando tutto un po’ storto.
Posto che il rigore non è stato influente ai fini del risultato, dato che Viviano ha indovinato l’angolo e ha saputo tenere la porta inviolata, possiamo tranquillamente dire che il fallo di Ferrari è chiaramente sfortunato: il braccio non faceva tanto volume quanto si pensava e, soprattutto, era un gesto assolutamente involontario. L’applicazione del regolamento è categorica, però, e Ferrari il fallo l’ha compiuto: il braccio, però, non poteva di certo tagliarselo. Quello che pesa è che la difesa non sembra più impenetrabile come un tempo e anche ieri sera Silvestre s’è perso l’avversario da marcare, nello specifico Matri. Un peccato, ma essendo stati graziati sul fallo di mano di Torreira (rigore e rosso diretto per il centrocampista, che avrebbe saltato Napoli e Spal) potremmo dire che questo è il male minore. È il male minore perché il Milan ha perso, il Torino anche, la Fiorentina ha pareggiato, e quindi la classifica resta la stessa. Quelle che ci precedono hanno continuato la loro corsa, ma personalmente non penso che la Sampdoria faccia la corsa su Inter, Napoli e Juventus, bensì sul sesto posto, che dev’essere la dimensione finale di questo campionato. Per adesso ci siamo, ma bisogna davvero restarci.
Dobbiamo ritrovare la nostra dimensione, ritrovare la verve che ci ha condizionato a inizio campionato e permettere a giocatori come Zapata di ritrovare la condizione ideale: il colombiano ha davvero trascinato, con il suo fisico, il Doria alle vittorie ottenute, insieme con Quagliarella, ma adesso sembra sia sopraggiunto un po’ di annebbiamento mentale, cosa che lo stesso Giampaolo ha notato e sa. Potrebbe essere arrivato il momento di dare più spazio a Caprari o Kownacki e far rifiatare Zapata, anche a fronte del fatto che si giocherà il 23 dicembre e poi il 30, senza alcun tipo di sosta natalizia. In vista del doppio scontro con la Roma potrebbe essere davvero essenziale un po’ di turnover per recuperare le forze, ma un turnover sensato e oculato, non come quello di Firenze: al Franchi siamo praticamente andati sostituendo i giocatori migliori, gli imprescindibili, alzando bandiera bianca sin da subito. Fatto sta che bisogna trovare la formula giusta per ripartire: non possiamo permetterci, allo stato attuale delle cose, di non tornare subito alla vittoria e a essere la squadra sorpresa di questo campionato. Rimbocchiamoci le maniche e risolleviamo questo dicembre: ce lo siamo meritato, direi.