Hanno Detto
Nicolini: «Bisognerebbe pagare in base a rendimento o a punti. I nomi fatti sul mercato e gli obiettivi…»
Nicolini ha rilasciato alcune dichiarazioni sul momento attuale della Sampdoria. Di seguito le sue parole
Enrico Nicolini ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Forever Samp. Tanti i temi trattati dopo la gara pareggiata dalla Sampdoria contro la Cremonese in quest’ultimo turno di Serie B. Ecco le sue parole:
SQUADRA – «Potresti parlare di recuperare punti e posizioni se avessi la squadra. La squadra purtroppo non è attrezzata per recuperare. La mancanza di serenità fa parte delle qualità di un calciatore. Fare il calciatore vuol dire saper vincere la diffidenza dei compagni e dei tifosi, avere la voglia di vincere le difficoltà che sorgono sempre in una stagione. Questa è una squadra che ha tanti giocatori di una certa età che hanno giocato anche in Serie A, ma la squadra manca di personalità. È una squadra che ha difficoltà in fase difensiva ma soprattutto manca il cambio di passo. Hanno tutti le stesse capacità. Vazquez oggi a 36-37 anni ha giocato in ciabatte ma ha creato una quantità di occasioni di cui ho perso il conto».
ETA’ MEDIA E OBIETTIVI –« In termini di età media la Cremonese ha la stessa della Sampdoria, 28.1 anni, ma è una squadra diversa. È partita per la promozione diretta e adesso è quinta. Non è in linea con l’obiettivo iniziale ma non è così lontana. Non so adesso se arriverà o meno ai playoff, anche se non credo che Pisa e Spezia riescano ad ammazzare il campionato mettendo così tanti punti sulla quarta. Al di là del Sassuolo che fa un altro campionato, lo Spezia adesso è la più seria candidata alla promozione diretta, il Pisa è pieno di giocatori di categoria e non credo riuscirà a tenere il passo».
GIOCATORI MANCANTI – «La Sampdoria deve trovare giocatori complementari a quelli che ha in rosa. La Sampdoria ha giocatori che sono diesel, serve qualcosa di diverso. Di testa poi non la prendiamo mai. Oggi per assurdo Coda è uscito dall’area e ha allargato per Tutino che ha crossato e dentro l’area non c’era nessuno. Noi abbiamo solo mediani, ci serve un centrocampista che sappia inserirsi per sue qualità personali, che lo faccia e basta, non che si sforzi di farlo perché glielo chiede l’allenatore».
NOMI SUL MERCATO – «Tra i nomi che circolano con più insistenza c’è quello di Volpato (insieme a Caldirola e Cerri), ma per me è come Pedrola, è un esterno. All’inizio della stagione ha giocato al posto di Berardi e adesso che Berardi è rientrato chiaramente non gioca più. Anche Raimondo, altra voce, è un ragazzo di prospettiva che l’anno scorso ha fatto bene ma secondo me non è quello che ci serve. Comunque non possiamo arrivare al 21 gennaio e aver preso Tizio e Caio, sono d’accordo con chi dice che servono quattro giocatori veri».
PEDROLA – «Il problema di Pedrola è che tutti gli allenatori di questa stagione giocano con il 3-5-2. Nel 3-5-2 non c’è un ruolo, una posizione per Pedrola. Mi dite che a Roma ha giocato 45 minuti e non l’ha presa perché è fuori condizione, io vi dico che se giochiamo contro il Pontecarega dribbla tutti dal primo al novantesimo. Seconda me non l’ha presa perché la Roma è una squadra di serie A e lui era assolutamente fuori posizione».
RETRIBUZIONE CALCIATORI – «Pagare a rendimento secondo me è difficile perché come quantifichi il rendimento? Ai miei tempi si faceva a punti, ma poteva succedere che con la salvezza a 25 punti, tu ne facevi 24 e la società ti doveva comunque pagare un bel po’ di soldi, ma poi retrocedeva comunque. Si potrebbe pagare a bonus per raggiungimento di obiettivi di squadra, ma anche questa, soprattutto per i giocatori più forti, non la vedo un’alternativa accettabile o percorribile. Secondo me invece quello che si potrebbe fare è inserire nei contratti clausole per ridimensionamento degli ingaggi in caso di retrocessione. Diminuendo gli incassi è chiaro che una squadra non possa permettersi di pagare gli stessi ingaggi in una serie inferiore».
VEROLI – «In difesa secondo me un giocatore che è complementare agli altri è il ragazzo che l’anno scorso ha giocato a Catanzaro. Veroli è mancino e nasce braccetto di sinistra e da quello che mi dicono dei ragazzi che sono arrivati lui è il migliore. Ha avuto la pubalgia, sembrava recuperato, ma non lo è».