Nicolini: «Pirlo? Nell’emergenza sta cercando soluzioni. Solo una cosa mi sento di appuntargli»
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Nicolini: «Pirlo? Nell’emergenza sta cercando soluzioni. Solo una cosa mi sento di appuntargli»

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Nicolini: «Pirlo? Nell’emergenza sta cercando soluzioni. Solo una cosa mi sento di appuntargli». Le parole del tecnico ed ex giocatore

Enrico Nicolini, in onda su Telenord, ha commentato la Samp post sconfitta esterna con il Venezia.

SULLA GARA– «Era prevedibile che il Venezia fosse uno scoglio difficile da superare. È la squadra seconda in classifica, era normale aspettarsi una partita complessa. Poi ce la siamo complicata ulteriormente da soli. Il primo gol, rinvio maldestro di Ghilardi. Secondo gol, rigore con fallo di Ricci per un intervento più che evitabile. A un quarto d’ora dalla fine hai la fortuna e la bravura di fare 3-3, dovresti coprirti ma non ne hai la possibilità perché, come anche sottolineato da Pirlo, in panchina non ci sono uomini. La squadra al completo sono convinto che possa fare bene, però c’è la necessità di un difensore centrale di categoria per far crescere i ragazzi giovani e dar loro respiro, oltre che sopperire a situazioni di emergenza come oggi».

INFORTUNI– «Vieira lo conosciamo, ogni tre partite è ai box. Kasami non ha fatto la preparazione. Barreca e Conti hanno storie di infortuni lunghi e importanti, se resteranno o andranno continueranno ad avere questi problemi. Esposito è arrivato e si è fatto male praticamente subito, adesso si è fatto male di nuovo. Io ricordo bene Jacopo Sala, lui era un giocatore che se andava fuori giri si stirava. Dopo 70 minuti quindi andava sostituito, nel caso di turno infrasettimanale due partite di fila era meglio non fargliele fare. Questo per dire che i tuoi giocatori li devi conoscere e comportarti di conseguenza».

PIRLO– «Non posso dire molto a Pirlo – riporta sampdorianews.net – nell’emergenza sta cercando soluzioni e in alcuni casi le ha pure trovate. L’unica cosa che mi sento di appuntargli è l’eterna ricerca del primo sostituto a centrocampo. Ha provato Girelli, poi Askildsen, una volta Panada, oggi Ricci. A mio avviso dovrebbe scegliere una prima riserva e fargli sentire un po’ di calore, un po’ di considerazione prolungata nel tempo».

APPROCCIO ALLE GARE– «Adesso siamo una squadra con le toppe e dovremmo giocare un calcio più sparagnino. Io sono figlio del calcio da 0-0, che qualche punto in situazioni di difficoltà ti portano. Noi invece giochiamo da Unione Calcio Sampdoria in serie B, quindi da squadra importante, da squadra che si trova nelle prime posizioni di classifica. Anche oggi, al pareggio di Benedetti, siamo andati in tre a prendere il pallone in rete. L’approccio, viste le difficoltà del momento, dovrebbe secondo me essere diverso. È un po’ anche quello che sbagliavamo all’inizio dell’anno prima che arrivasse Kasami e Vieira entrasse in forma. Un conto è giocare con questi due, un altro senza, la squadra è un’altra squadra, con qualità e possibilità diverse ».

IN VISTA DELLA GARA COL PARMA– «Quando ha tolto Verre oggi e messo Barreca abbiamo visto un 4-4-1 con sugli esterni il doppio terzino in stile Novellino. Oggi Stojanovic-Depaoli e Giordano-Barreca, ai tempi erano Zenoni-Diana e Pisano-Tonetto. Secondo me non è andata male e vista la squalifica di Benedetti potrebbe essere una soluzione per venerdì contro il Parma, con Verre a sostegno della punta centrale».

SUL MERCATO– «Quello che serve, come ho già detto, è un difensore centrale esperto per la serie B, tutto il resto deve essere eventualmente un di più. Come difensore si è fatto il nome di Cittadini, che però è un calciatore di prospettiva come Ghilardi e Facundo. Ha giocato poco a Modena, adesso non sta giocando a Monza. Tra lui e niente, visto quanti pochi siamo, ben venga lui, ma quello che serve è altro. Amione penso tornerebbe, fosse per lui, ma bisogna vedere se e come l’Hellas lo lascerebbe partire. In uscita, dei nostri, secondo me potrebbero essere piazzabili (non vendibili) Verre, Askildsen e Ricci. In attacco farei poco, se ci fosse la possibilità prenderei Moro. Lo prenderei soprattutto per De Luca, perché oltre a non essere eccelso penso sia bloccato mentalmente. Oggi ha fatto un bellissimo gol d’istinto ma quando deve pensare c’è qualcosa che lo blocca, probabilmente sente gli umori della piazza e la pressione. Un po’ di competizione potrebbe sbloccarlo, oltre a dare un’opzione ulteriore a Pirlo ».

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