2013

Nicolini e quel mercoledì speciale da ex blucerchiato

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Dalla scorsa estate fa parte dello staff dell’Hellas Verona, agli ordini del tecnico Andrea Mandorlini, con cui aveva già lavorato insieme a Cluj. Tuttavia, Enrico Nicolini rimane un cuore blucerchiato: genovese di nascita, doriano di fede, il “Netzer di Quezzi” era uno dei simboli della Samp degli anni ’70, sempre nelle acque torbide della zona pericolo, ma felice di salvarsi all’ultima giornata. Giocò con la Samp dal 1972 al 1976, dopo esser cresciuto nelle giovanili blucerchiate; poi una carriera spesa tra Catanzaro (due volte), Napoli, Ascoli e Bologna. Tuttavia, mercoledì sera sarà il tempo dei ricordi: bisognerà mettere da parte il cuore e pensare alla propria squadra. Cosa che, per altro, Nicolini fece già da giocatore: il 10 febbraio 1985, con la Samp che puntava il Verona, l’Ascoli di Nicolini batté i blucerchiati per 2-0. In rete proprio lui, l’altro gol fu segnato da una vecchia conoscenza della recente storia blucerchiata: Giuseppe Iachini. Tutto si tiene.

Ormai, quarant’anni sono passati dall’esordio del giovane Enrico con la maglia blucerchiata. Tuttavia, Nicolini non ha mai abbandonato la Samp: come riporta “La Gazzetta del Lunedì”, il 9 giugno del 2012, ad esempio, l’ex giocatore della Samp era tra i mille e più tifosi che erano nel velodromo di Masnago, a vedere la promozione del Doria ed il gol di Pozzi, decisivo nella finale dei play-off contro il Varese. Nicolini c’è stato anche al ricordo recentemente svoltosi di Paolo Mantovani: insomma, uno attaccato ai colori blucerchiati. E che vivrà la serata di mercoledì sera in maniera molto combattuta. Forse, per lui, sarà comunque una vittoria.

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