Hanno Detto

Ravaglia: «Sampdoria? Ho due anni di contratto e…»

Pubblicato

su

Nicola Ravaglia, portiere della Sampdoria, ha rilasciato delle dichiarazioni sui blucerchiati di Andrea Pirlo

Nella giornata odierna il classe 88′ di Forlì Nicola Ravaglia ha toccato diversi temi in un’intervista per tuttocesena. Il portiere della Sampdoria ha rilasciato delle dichiarazioni sui blucerchiati di Andrea Pirlo e non solo. Le sue parole:

EX TECNICO D’AVERSA – «Accostato al Cesena? Ho sentito. E sono molto contento di questa cosa. Io, in fin dei conti, resto un grande tifoso del Cavalluccio. E, secondo me, D’Aversa a Cesena può essere l’uomo giusto al posto giusto. Non prendiamoci in giro: D’Aversa è un signor allenatore, uno che l’ultima volta che ha fatto la B (stagione 2017/18, a Parma, n.d.r.) è andato in A. Se il Cesena ha deciso di prendere un allenatore di questo tipo vuole dire che punta a fare un campionato di vertice. È un bel segnale…».

ESONERO ALLA SAMPDORIA – «Sì, e al suo posto arrivò il tuo amicone Giampaolo (risata fragorosa, ndr). No dai, a parte tutto: quella volta la Sampdoria era reduce dal 9° posto in A raggiunto l’anno prima con Ranieri. Ferrero si aspettava qualcosa di più di una semplice salvezza tranquilla. E così ad un certo punto, anche se avevamo 4 punti di vantaggio sulla zona rossa, decise di cacciare D’Aversa. Che però non stava facendo male…».

SAMPDORIA – «A Genova in questa stagione il campo l’ho visto poco ma già il fatto di fare parte di questa grande famiglia è un qualcosa che mi riempie il cuore. Quella blucerchiata è una piazza che trasuda storia e passione da ogni poro, un qualcosa da difficile da spiegare a parole. Sono felice di essere qui. Ho ancora due anni di contratto e, nella prossima stagione, cercheremo di nuovo di dare l’assalto alla A. La Samp non può stare in B…».

IPOTETICO FUTURO A CESENA – «La carta d’identità dice questo. Ma io resto un gran sognatore. La mia storia dice che nulla è impossibile. Nel 2011/12, dopo quella sfortunata avventura a Cesena, tutti dicevano che io non avrei mai più visto la Serie A. Tutti. Ed invece, nel 2022/23, sono riuscito a raccogliere nel massimo campionato italiano altri nove gettoni di presenza. Dunque mai dire mai: chissà, magari un giorno torno in Romagna a fare la chioccia. Sarebbe la chiusura ideale del mio cerchio…».

Exit mobile version