2013
Mustafi si racconta: «A Genova sto benissimo, mister Rossi mi dà fiducia»
Alla Sampdoria arrivò nel gennaio del 2012, nessuno lo conosceva ma col tempo Shkodran Mustafi, difensore tedesco di origini albanesi, iniziò a mettersi in mostra facendosi apprezzare dal mister ma anche dai tifosi blucerchiati.
Con la Sampdoria ha già collezionato 21 presenze e il roccioso ragazzo di Bad Hersfeld, non ha intenzione di fermarsi, anche perché il suo contratto scade nel 2016 e la sua volontà è quella di affermarsi con addosso la maglia blucerchiata.
Il calciatore classe ’92, oltre ad essere uno dei migliori giovani della Sampdoria, è anche un punto fermo della nazionale tedesca Under 21, dopo aver fatto tutta la trafila dall’Under 16 fino all’Under 21 appunto, con la speranza, un giorno, di esordire con la Nazionale maggiore.
Proprio dal ritiro della sua Germania, impegnata nelle qualificazioni per gli Europei di categoria, arrivano le parole del numero 8 blucerchiato, che ha parlato in esclusiva ai microfoni di Spox.com, partendo proprio dall’inizio della sua carriera professionistica, che iniziò già a 14 anni quando si traferì ad Amburgo: «Se è stato difficile? No! Già a quell’età pensavo alla carriera in Bundesliga – esordisce Mustafi – .Il trasloco è stato più difficile per i miei genitori. Mi seguivano altre squadre ma scelsi l’Amburgo perché allora allenava Steffen Brauer, famoso per il fatto che coi giovani ci sapeva fare. Inoltre le scuole di Amburgo erano buone e quindi non mi è pesata la lontananza da casa».
Dalla Germania all’Inghilterra, dalla Bundesliga alla Premier, un passo importante per il giovane Mustafi che rifiutò addirittura il Borussia Dortmund pur di giocare in Inghilterra: «Scelsi l’Everton perché ho sempre sognato di giocare in Premier League – rivela il difensore della Sampdoria– Quando arrivai a Liverpool avevo lo stesso presentimento positivo di quando scelsi di giocare ad Amburgo. Come mi sono trovato Oltremanica? Bene, anche se all’inizio è stato difficile data la cultura e la lingua diverse. Lasciare Amburgo è stato difficile e mi è dispiaciuto rendermi conto che non avrei mai avuto possibilità di giocare in Premier League», però l’esperienza in Inghilterra gli è servita molto per crescere: «Ho imparato molto a livello tecnico dal calcio inglese».
Poi il passaggio alla Sampdoria, una scelta ponderata cui il ragazzo 21enne ne va molto fiero: «Ho scelto di andare alla Sampdoria, perché ho escluso un ritorno in Germania, pensando che andando in una prima squadra del campionato tedesco avrei avuto poche possibilità di giocare con i grandi. Genova? Mi trovo molto bene sia nella vita privata, sia in quella calcistica. Mister Delio Rossi mi dà molta fiducia e molti stimoli. Ad oggi non cambierei la mia vita a Genova per quella tedesca».