2013

Mustafi: «L’Atalanta? C’erano anche i miei allo stadio, che emozione»

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Ha giocato tutti i novanta minuti del match perso malamente dalla Sampdoria contro l’Hellas Verona. Shkodran Mustafi si dice piuttosto amareggiato del risultato nel post-match: «Innanzitutto tengo a dire che ci è dispiaciuto molto. Nel primo tempo abbiamo creato qualche opportunità per andare in vantaggio; nel secondo, al primo tiro in porta, abbiamo subito gol. E’ stato così nelle sconfitte con la Juventus e con la Roma; è stato così l’altra sera al Bentegodi. Non siamo stati fortunati, ma dobbiamo insistere e migliorarci».

Intervistato per la rivista ufficiale della squadra blucerchiata, Samp Magazine, Mustafi ha detto: «C’è mancato un po’ tutto, ma a differenza di quello che si possa pensare, non siamo scesi in campo per pareggiare. Volevamo vincere e portare a casa un risultato positivo. Anche contro l’Atalanta la prima frazione non è stata particolarmente lucida, poi nella ripresa abbiamo segnato noi e siamo stati bravi a gestire al meglio la partita. Mercoledì invece hanno segnato gli avversari e purtroppo è stata un’altra storia».

Quello con l’Atalanta è stato un match speciale, per il tedesco è arrivata la prima rete in Serie A: «Un ricordo dolce, non potrebbe essere altrimenti, ovviamente cene pagate a parte. E’ stato il mio primo gol alla Sampdoria e in Serie A. Inoltre il primo da professionista in una squadra di club visto che fino a quel momento avevo segnato soltanto con la maglia della nazionale. E’ stata una vera gioia timbrare proprio sotto la Sud, adrenalina allo stato puro, che ho condiviso con i miei familiari, venuti a Genova per vedermi da vicino. Dopo il goal? Stavo già esultando con Bjarnason che aveva battuto il corner e ci sono rimasto male. Ho temuto e non poco che l’arbitro annullasse tutto. Poi, per fortuna, le cose sono tornare al proprio posto, quello giusto, e pazienza se non ho potuto festeggiare in maniera più sciolta e naturale: quel che conta è che il mio colpo di testa ci abbia regalato tre punti fondamentali per il nostro cammino».

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