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Mustafi: «Poca stabilità a Genova e Valencia, qui…»

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Da quest’estate Shkodran Mustafi è un giocatore dell’Arsenal, ma il tedesco non dimentica gli anni passati tra Valencia e Samp

Acquisto silenzioso, colonna in crescita, rivelazione e poi campione del Mondo: oggi lo status di Shkodran Mustafi è ben diverso. Top class defender, probabilmente, specie dopo l’acquisto a suon di milioni di euro da parte dell’Arsenal, che l’ha rilevato nell’estate 2016 dal Valencia, la squadra per la quale aveva lasciato Genova. Il tedesco è ora uno dei riferimenti per club e nazionale, ma non ha dimenticato quanto ha vissuto nel passato della sua carriera. In un’intervista a Goal, il centrale ha lodato la continuità e ricordato i tempi instabili dal punto di vista tecnico tra la Spagna e l’Italia: «Quando ero al Valencia, ma anche prima alla Sampdoria, ci sono stati molti cambi di allenatore, ogni 12 mesi. Questo genera dubbi perché il nuovo allenatore ha idee diverse, con differenti idee di calcio. Quando ho scelto l’Arsenal, sapevo che qui ci sarebbe stato un allenatore con un passato ventennale e sarebbe stato più facile inserirsi nel suo modo di giocare. Spro che possa rimanere a fine anno, ma la decisione è sua». Il riferimento è Arsene Wenger, che potrebbe lasciare l’Arsenal alla fine di quest’annata: una situazione ben diversa da quella passata a Valencia e nella Genova blucerchiata. Se in Spagna il club è in un momento confuso della sua storia, alla Samp la stabilità non è mai stata di casa negli ultimi cinque-sei anni.

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