Muriel, un estroso alla sua grande occasione

Quando si parla di Luis Muriel non si può non provare quel brivido di curiosità e fascino stimolato dalle sue indubitabili qualità tecniche. Un paio d’anni fa il colombiano veniva definito un predestinato, un grandissimo talento che scomodava paragoni roboanti, come quello con il mostro sacro Ronaldo, quello originale. A Lecce nella stagione 2011/2012 le sue giocate facevano stropicciare gli occhi e lasciavano intravedere un futuro sfolgorante che poi, nonostante una discreta stagione successiva a Udine, non si sarebbe concretizzato a breve termine. La questione del peso, la sua presunta poca voglia di allenarsi e, secondo la mia personalissima opinione, una cattiva convivenza tecnica con Antonio Di Natale hanno scandito un biennio sostanzialmente negativo che ha parzialmente oscurato gli enormi fasci di luce della stagione pugliese. 

Luis Fernando Muriel è un attaccante a tutto tondo, tecnico nella concezione più pura possibile, rapido come una saetta e sfuggevole come la verità. Le potenzialità di questo ragazzo sono pressochè ancora tutte da sviluppare. Quello che non si può cambiare e che spesso costituisce una chimera per molti giocatori è il grandissimo talento. Il talento non si può insegnare, il resto sì. Ecco perchè l’acquisto di Muriel sembra essere particolarmente azzeccato non solo per il momento storico che sta vivendo la Samp ma anche, se non soprattutto, per il momento delicato che sta vivendo il calciatore. La grande occasione che si è presentata davanti a Muriel è di quelle che capitano una volta sola nella vita. La Sampdoria costituisce per lui un terreno fertile per poter crescere come calciatore e liberare tutto il suo estro, puro e non così assopito. A livello tecnico-tattico la squadra di Mihajlovic è perfetta per le sue caratterisitche principali: velocità e imprevedibilità. Il colombiano può giocare prima o seconda punta, esterno d’attacco e perfino in coppia con Eder, giocatore che parla la sua stessa lingua calcistica. Il suo inserimento non sarà certo dei più lunghi e complicati se non ci saranno infortuni e, soprattutto, se la disponibilità del colombiano sarà massima. Le pressioni non mancheranno perchè la cifra spesa da Ferrero è sostanziosa e perchè la Samp è diventata una squadra di fascia medio alta, con obbiettivi concreti e impegnativi. Genova sponda blucerchiata, però, sa accogliere e stimolare talenti apparentemente perduti. Lo dimostrano la storia del club e il blasone dei suoi tifosi. 

Muriel è senza dubbio alla sua grande occasione. La Samp è alla sua grande occasione. Se gli intenti riusciranno a coincidere assisteremo a una delle più belle storie di calcio mai scritte. La parola ora spetta al campo.