2015
Muriel: «Sampdoria grandissimo gruppo, arriveremo in alto»
Nemo propheta in patria è una locuzione che può valere anche per Luis Muriel. L’attaccante della Sampdoria in una lunga intervista con un giornale colombiano ha parlato della sua esperienza in Serie A e con la maglia del Doria. Soprattutto questo inizio di stagione è stato positivo per Muriel, che commenta così: «Si tratta di una buona prima parte di annata. Avevamo posto come obiettivo quello di iniziare bene e poi fare una buona stagione, siamo sulla buona strada».
CRESCERE – Muriel sa di essere cresciuto molto nell’esperienza alla Sampdoria: «Sono molte le cose che ho migliorato, mi ha aiutato avere la giusta continuità. Sono stato titolare in tutte le nove partite di campionato e questo mi ha aiutato a recuperare la mia forma e a mantenermi a un buon livello. Sono stati questi gli aspetti fondamentali affinché questo inizio di stagione potesse essere così importante per me. Inoltre ho migliorato anche cose a livello personale e questo mi ha aiutato. Prima mi chiedevano sacrificio sul campo e io giocavo solo col pallone tra i piedi, un po’ meno in fase di recupero e di difesa. Sono migliorato molto su questi aspetti».
FEELING – Il rapporto con la Sampdoria e con i giocatori liguri è stato ottimo fin da subito, Muriel infatti afferma: «Sono qui da un anno e il mio feeling coi compagni ormai è ottimo. Da primo momento che sono arrivato mi hanno accolto a braccia aperte, è un gran gruppo fatto di ragazzi giovani che stanno lottando per il medesimo obiettivo e questo ci ha dato una mano a rimanere compatti. Questo team è caratterizzato dal bel giovo e abbiamo individualità importanti, credo che arriveremo in alto a fine stagione».
GOL – A proposito di gol ecco come la pensa Muriel: «Spero di segnare parecchio quest’anno, voglio superare il mio record di 12 gol e voglio arrivare in alto nella classifica dei cannonieri. Per la prima volta faccio il centravanti e questo mi ha aiutato moto per avere una miglior media gol, spero di poter segnare ancora molto». C’è tempo anche per un record particolare: «Per me è veramente bello essere il colombiano con più gol in Serie A, aver raggiunto questo risultato è bellissimo per me. Superare Tino Asprilla mi ha reso pieno di orgoglio, spero di poter ampliare la distanza anche se ci sono attaccanti come Bacca o Cuadrado pronti a braccarmi». Da grande calciatore a grande calciatore, Muriel è contento anche dei compagni: «Dividere lo spogliatoio con campioni come Samuel Eto’o per me è stato magnifico, una delle cose belle che dà la vita. Ora sono compagno di stanza di Antonio Cassano, altro grande del calcio mondiale, voglio conoscerlo al massimo adesso».
ACCLAMATO – Nemo propheta in patria dicevamo, e infatti Muriel sente di avere maggiori riconoscimenti in Italia: «Mi piace molto qui in Italia, mi rende felice sentirmi acclamato. A volte penso che mi conoscano di più qui in Italia che in Colombia, ho lavorato moltissimo per poter arrivare in alto così e mi rallegra sapere che fuori dalla mia terra mi vogliono così bene e mi elogino così tanto, si vede anche in campo perché i rivali solitamente mi studiano perché pensano che sia un pericolo e questo in un certo senso mi piace». C’è qualcosa però che lo ha fatto maturare appieno, racconta Muriel: «Non essere più una giovane promessa mi ha fatto maturare del tutto, ora ho subito una delle più grandi evoluzioni in carriera e non mi vedono come il giovane attaccante bensì come una punta pericolosa».
COMPAGNI – A El Heraldo Muriel ha concluso parlando di un suo compagno alla Samp e in nazionale, Carlos Carbonero: «Carbonero è arrivato in ritardo perché già avevamo giocato due giornate quando ha detto sì alla Samp. Ha avuto qualche difficoltà a trovare il ritmo che avevamo noi suoi compagni e per questo ha dovuto trovare la forma fisica migliore. Nel momento in cui ha avuto la sua chance l’ha sfruttata nella maniera migliore. Ora dimostra che è un grande giocatore, che tecnicamente ci può aiutare molto. Darà una mano alla Sampdoria come alla Colombia».