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Muriel: «A Genova mi sento a casa. Vi racconto la mia infanzia»
Sampdoria, Muriel si racconta: «Vendevo focaccine e biglietti della lotteria per guadagnare qualcosa. A Genova mi sento a casa»
Una stagione fin qui che sembra potersi rivelare la migliore da quando è in Italia. Luis Muriel ha finora collezionato 11 gol e 7 assist tra campionato e Coppa Italia, ma per il numero 9 della Sampdoria non è stato sempre tutto semplice: «Sono nato a Santo Tomàs, un paesino vicino a Baranquilla, e sono cresciuto giocando per strada dalla mattina alla sera. Mio padre faceva il taxista – racconta al canale Youtube della Serie A – è un lavoro molto duro e per fare soldi devi girare tantissimo: lui usciva alle cinque del mattino di casa e tornava alle dieci di sera, guadagnando l’equivalente di 10 euro più o meno, e con quelli mangiavamo. Non c’erano i soldi per andare ad allenarmi, così ho iniziato a vendere biglietti della lotteria in modo da pagarmi il bus per andare al campo. Oppure mia nonna faceva delle focaccine e andavo per strada a venderle: a volte mi vergognavo, specialmente se visto dalle ragazzine, ma lo dovevo fare e dopo un po’ mi sono abituato a passarci sopra». Dal suo Paese natale è approdato direttamente nel Vecchio Continente: «Non me lo aspettavo, avevo fatto bene in Colombia ma è difficile per un colombiano fare direttamente il salto in Europa, non passando per Messico, Argentina e le varie tappe. Con il Lecce è stato il primo anno in Italia in Serie A, ho giocato insieme al mio amico Cuadrado e abbiamo fatto delle belle cose: è stata una stagione positiva – ricorda Muriel – e ci siamo divertiti insieme, sembravamo fratelli».
TRA PASSATO E PRESENTE – Periodicamente, l’attaccante passa da essere osannato all’essere criticato per i suoi problemi di peso avuti in passato: «Il paragone con Ronaldo? E’ esagerato, tanti mi dicono che nelle movenze lo sembro, ma sono cose che magari vedono gli altri. Io penso a fare il mio e spero di continuare a far bene e ricevere ancora tanti complimenti. La reputazione da quello che mangia sempre, invece, è stata la mia croce da quando Guidolin ha fatto quelle dichiarazioni, non me la son più tolta. Quando le cose vanno male tutti cercano giustificazioni, ma quando vanno bene nessuno parla». Ora, però, qui alla Sampdoria sembra aver trovato il suo equilibrio: «Ho avuto la fortuna di trovare casa sul mare, quando mi alzo la mattina lo guardo e mi dà l’energia positiva per iniziare la giornata. Mi sento come a casa. Mi piace la musica, ascolto tutto: insieme a De Silvestri ero quello che faceva le coreografie per ogni gol – ricorda – ora devo trovare nuovamente un partner per i balletti. Stagione in corso? Finalmente ho trovato continuità nelle prestazioni, la fiducia del mister e sto ritrovando la forma perfetta. Spero di continuare così», ha concluso Muriel.