2013

Munari saluta i tifosi: «Non è stato facile, mi mancherete»

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L’ultima partenza della Sampdoria porta il nome di Gianni Munari, magari non il giocatore fenomeno che spacca le partite, ma sicuramente quello che ci mette cuore, grinta e che si fa voler bene dai tifosi, magari piazzando qualche gol qua e là in stagione, magari contro le grandi ottenendo risultati che non ti aspetti.

La cessione di Munari infatti nell’ambiente ha lasciato un po’ basiti i tifosi, come racconta il Secolo XIX. Molti a Bogliasco non vedendolo arrivare si chiedevano: «Dov’è Munari? Ma è già andato via?». Dal canto suo il centrocampista di Sassuolo fa ritorno in Emilia, e da Parma rivela: «Anche per me non è stato facile, non dimenticherò mai la Sampdoria e i suoi sostenitori. Fin dal primo giorno mi avevano riservato un’accoglienza stupenda e abbiamo vissuto insieme quella cavalcata promozione che resterà uno dei ricordi emotivamente più forti della mia carriera. E non potrò mai scordare nemmeno il derby di andata della scorsa stagione, che ho vissuto da protagonista. Posso confermare che si tratta veramente di una delle partite più belle d’Italia».

Il neo centrocampista del Parma rivela dei dettagli sulla trattativa: «La trattativa andava avanti da un po’. Caratterialmente ho bisogno di sentirmi al centro del progetto. La società ha fatto questa scelta, ma è la vita del calciatore: mi è un po’ spiaciuto, perché ripeto a Genova e nella Sampdoria mi sono trovato benissimo. E in questo momento il mio più grande desiderio è quello di mandare un enorme grazie a tutti, alla famiglia Garrone e ai tifosi: mi resteranno per sempre dentro, nel cuore. Sono rimasto solamente due stagioni ma sono state molto intense, mi hanno segnato».

Ma Munari, oltre che ai tifosi, manca tanto anche al resto dello spogliatoio: «Nella Samp c’è veramente un bel gruppo, e devo dire che nelle ultime ore ho ricevuto da loro tantissimi messaggi d’affetto. Qualcuno mi ha anche scritto una lettera, proprio con carta e penna. Mi hanno fatto riflettere molto sul significato dell’amicizia». Il più diretto è stato Eder, con un tweet nei suoi confronti: «Beh, lui era uno di quelli che faceva più “casino”… li penserò sempre e tiferò sempre Sampdoria». Ora la nuova avventura ducale: «È una società seria. Anche in questo caso è doveroso il ringraziamento a loro e al direttore Leonardi, per la fiducia che mi hanno accordato. Darò il massimo per ricambiarla. E se vorrò parlare di Samp avrò una bella spalla in Antonio Cassano: sono appena arrivato e ci siamo solo salutati»

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