2013
ESCLUSIVA – Monticone: «La Serie A un sogno, ora penso al Lumezzane: voglio e devo migliorare ancora»
Tra i giovani di proprietà della Sampdoria che meglio si stanno comportando in Lega Pro c’è sicuramente lui, Mattia Monticone. L’ex capitano della Primavera blucerchiata, dopo l’esperienza di sei mesi con il Pavia, si sta confermando domenica dopo domenica come uno dei pilastri difensivi del Lumezzane. Le sue prestazioni non sono passate inosservate, tanto che Valerio Bertotto ha deciso di convocarlo per l’Under 20 Lega Pro e di schierarlo dal primo minuto contro la Norvegia nell’International Challenge Trophy. La redazione di SampNews24.com ha raggiunto in esclusiva il difensore classe ’94, all’indomani della sconfitta per 2-1 contro la Pro Patria.
Mattia, cosa ci dici di questi primi quattro mesi con la nuova maglia?
«Per ora le cose stanno andando bene. Sto crescendo molto e imparando dai compagni, soprattutto quelli più anziani come Belotti e Mandelli; per me è un onore giocare con loro che hanno militato per anni in categorie più importanti. Mi sto trovando molto bene con la società e i compagni, sono convinto che possiamo diventare un bel gruppo».
Il Lumezzane ha un’età media di soli 22,6 anni, ma tu sei uno dei più giovani in rosa.
«E’ vero e fino a questo momento sono sempre stato titolare. Attualmente, purtroppo, il nostro tecnico Marcolini è in convalescenza (è reduce da un intervento chirurgico, ndr) e ha preso il suo posto mister Santini. Entrambi mi hanno sempre mandato in campo dal primo minuto, spero di riconfermarmi e di dimostrare di meritare il posto».
E poi rispetto a Pavia giochi nel tuo ruolo naturale…
«Adesso sto giocando nel ruolo in cui mi trovo meglio. Ringrazierò sempre il responsabile dell’area tecnica del Pavia Preite e mister Roselli, che mi ha sempre fatto giocare anche se in un ruolo non mio. L’anno scorso non ho sempre dato quello che potevo, giocavo come quinto di centrocampo nel 3-5-2 e non ho mai dato veramente tanto. Quest’anno invece vengo schierato nel mio ruolo ideale e sto facendo bene, però so che posso fare ancora meglio. Soprattutto rivedendo le partite, mi accorgo di commettere anche piccoli errori da limare».
Con la Primavera avevi segnato solo due reti e non è di certo la priorità per un difensore, ma la gioia del gol non ti manca?
«Ci sto provando (ride, ndr). Mi sono procurato un rigore ieri contro la Pro Patria e anche a Pavia se l’arbitro non avesse cambiato idea. Comunque non vedo l’ora di segnare la mia prima rete tra i professionisti. Il gol è un’emozione unica ma è la cosa più importante per me, prima devo pensare a difendere e a dare tutto per la squadra».
Nella partita con il Venezia hai affrontato Martinelli, tuo ex compagno in Primavera: come lo hai trovato?
«Devo essere sincero, contro il Venezia noi abbiamo giocato bene nel primo tempo ma nella ripresa è cambiata partita proprio grazie al suo ingresso in campo. Martinelli è un centrocampista completo e lo ha dimostrato anche in quell’occasione, sembrava un veterano per come ha trascinato la squadra. Lui, Sampietro e Icardi erano i giocatori che mi piacevano di più ai tempi della Primavera».
Per te è la seconda stagione in Lega Pro, è la categoria giusta per te in questo momento?
«Non so quale sia il campionato adatto a me, io so solo che voglio continuare a migliorarmi il più possibile. E’ normale voler arrivare in Serie A, ma se ci riuscirò si vedrà soltanto in futuro. Se avrò le capacità tecniche e mentali lo vedremo. Ora penso a lavorare per migliorare ancora tanto».
Le tue prestazioni ti hanno fruttato anche la chiamata dell’Under 20 Lega Pro.
«Ho preso parte a vari stage e sono riuscito a guadagnarmi la convocazione per la prima partita del torneo, venendo anche schierato come titolare. E’ stato bellissimo. Giocare in azzurro è sempre un onore, un motivo di orgoglio e soddisfazione. Adesso devo solo continuare così, anzi fare ancora meglio per continuare questo percorso che ho intrapreso».
Ma, dopo aver giocato in Under 18 e Under 19, all’Under 20 non ci pensi?
«Sarebbe un’ulteriore bella soddisfazione, però so che il ct Evani conta su giocatori forti di Serie B per la sua Under 20 e quindi non è facile. Io in una sua convocazione ci spero sempre, poi quello che verrà verrà».