2015
Montella: «La supremazia sull’Udinese non è bastata. C’è da lavorare sulla testa»
La prima uscita ufficiale sulla panchina della Sampdoria per Vincenzo Montella non è andata per il meglio, ma secondo il tecnico campano giustamente non c’è da disperarsi: «La squadra ha provato a fare buone cose e c’è stata una supremazia rispetto all’avversario, anche in termini di occasioni. Dopo il gol ci siamo un po’ sciolti, ma questa è una caratteristica che la squadra si porta dietro dal passato. C’è tanto da lavorare, specialmente – ha spiegato ai microfoni di Sky – sull’autostima dei calciatori, che possono fare molto di più. Io ho fiducia in loro, che dovrebbero credere un po’ di più in loro stessi».
L’analisi del tecnico è proseguita, poi, con un’analisi di quegli elementi negativi che sono emersi dal match: «Abbiamo sbagliato tanti passaggi, ma forse è più facile commettere errori quando fai più possesso degli altri. Spesso si perdono palloni anche per via di movimenti sbagliati da parte di chi riceve, per cui c’è da migliorare sul posizionamento, siccome molto spesso il compagno non si muove bene e a tempo. Io devo essere in grado di trasmettere fiducia alla squadra. Il problema di questa squadra? È strano, ma direi che c’è da crescere anche come personalità. Tra l’altro, per le caratteristiche della squadra dovrebbe essere più facile giocare in trasferta – abbiamo giocatori di velocità e di gamba – e per questo bisognerà lavorare principalmente sulla testa. In termini di occasioni, ripeto, abbiamo fatto di più dell’Udinese e mi vengono in mente le azioni finalizzate da Eder, De Silvestri e Muriel».
«Sicuramente questa squadra può e deve fare di più. Cassano? Ha caratteristiche e potenzialità che di sicuro non scopro io oggi: la volontà di tornare ad essere protagonista sembra ce l’abbia. Ritrovare una condizione fisica non ottimale a volte non è facile, ma se Antonio potrà ritrovare grandi livelli solo il tempo ce lo dirà. Ad oggi, mi sembra di sì, che succederà».
In conclusione di intervento, l’allenatore ha speso qualche parola sul viaggio Roma-Genova e sui dettagli della trattativa sbloccata da Ferrero: «Il viaggio in Smart? Avevo solo quella, anche perché la Fiorentina – ha scherzato Montella – mi aveva levato pure la macchina. Cambiamenti a Bogliasco? È chiaro che ogni tecnico adatta il proprio ambiente di lavoro in base alle esigenze, ma assicuro che non c’è stato alcun stravolgimento. La mia clausola in beneficenza? Non sono tanto informato sulle faccende contrattuali, ma credo che sia giusto così: e siamo tutti più felici».