2015
Montella in conferenza stampa: «Samp scelta giusta. Il ritiro aiuterà a conoscerci meglio»
Il ritiro di Torre del Grifo, deciso nel pomeriggio di ieri, ha cambiato le consuetudini dell’intero ambiente blucerchiato: oggi ultimo allenamento genovese e poi la partenza per Catania, ma non prima di sentire le parole di Vincenzo Montella, che ha anticipato la consueta conferenza stampa della vigilia.
Il tecnico ha presentato il prossimo match contro la Lazio, in programma per lunedì, e lo ha fatto iniziando a parlare della preparazione che la squadra seguirà in questi giorni lontano da Bogliasco: «E’ stata una scelta condivisa con la società per stare insieme, servirà anche a me per conoscere meglio i calciatori fuori dal campo. E’ una struttura bellissima, cercheremo di compattare il gruppo, è un modo come un altro per stare insieme».
Molte le località disponibili più vicine, ma il tecnico ha optato per la Sicilia: «Ho scelto Catania per tanti motivi, conosco il posto e so che i campi sono di qualità. In Toscana sarebbe stata la soluzione migliore ma non c’erano le strutture giuste per i professionisti. Il cilma sarà agevole, spero. Propositi per questo ritiro? Dovremo lavorare su alcuni equivoci che indubbiamente ci sono stati, ma la squadra è in crescita rispetto a quello che può fare».
Risultati che non arrivano e una classifica pericolosa, al momento. Secondo Montella la questione di fondo è una sola: «Il problema è evidentemente la mancanza di fiducia, le aspettative erano diverse, a partire dall’Europa League. La fiducia in noi stessi va creata col sudore e il lavoro, l’episodio favorevole dobbiamo cercarlo noi». Sul caso Soriano: «E’ tranquillo, è stato un gesto isolato di un individuo, questo non va ad intaccare la reputazione dei tifosi della Samp, che hanno sempre tenuto comportamenti esemplari».
Tante le differenze con il gioco di Zenga, meno organizzato rispetto a quello che la squadra attua adesso, ma ci sarà da cambiare qualcosa nell’equilibrio tra le due fasi: «Non voglio fare parallelismi col gioco di prima. Secondo la mia metodologia si deve curare ogni fase del gioco, si può attaccare bene partendo da una difesa bassa e viceversa. Sicuramente ho cercato di bilanciare le due cose al 50%, ma temo che ci sarà bisogno di aumentare la percentuale della fase difensiva. E’ stato un insegnamento anche per me, tutto fa esperienza».
Sul come stiano vivendo questo momento i calciatori della Sampdoria: «Sono giocatori dall’animo buono, ma non si fanno scivolare le cose addosso, che a volte sarebbe meglio. Dobbiamo essere bravi a levarci di dosso questa patina, solo così potremo andare avanti. La scintilla che ci farà cambiare ce la dobbiamo creare da soli, credendoci un po’ di più ed essere ottimisti e determinati».
Anche la Lazio non viene da un periodo positivo e Pioli rischierebbe addirittura la panchina: «Per la Samp in questo momento è più importante provare a guarire le nostre ferite e non guardare gli altri. E’ difficile pensare a cosa sia meglio per affrontare l’avversario. Loro stanno faticando ma hanno giocatori di grandissimo livello, soprattutto in attacco e a centrocampo». Sul ritorno nella capitale: «Sarà comunque bello tornare all’Olimpico anche se giocherà la Lazio».
Fantantonio ha dato dimostrazione, domenica, di essere ancora un elemento chiave per creare occasioni da gol: «Cassano? Sceglierò i giocatori più adatti alla strategia che adotteremo, ha faticato un po’ fatica nel finale contro il Sassuolo ma me lo aspettavo, la sua prova è stata sicuramente positiva. C’è ancora tempo per parlare di formazione, siamo a giovedì, stiamo provando un po’ di soluzioni diverse. Il mix tra giovani ed esperti è sempre la cosa migliore».
Alcuni sostengono che Montella si sia già pentito di essere approdato al club di Corte Lambruschini, ma lui stesso smentisce con forza questi rumors: «Sono convinto che la Samp sia una squadra importante, non sono arrivato qua per caso, e sono più determinato ora di quanto lo sia stato all’arrivo. Ho fatto la scelta giusta. Cosa fare? Non farci condizionare dalla classifica e avere la testa per pensare ai nostri obiettivi, migliorarci, e non guardare la posizione in cui siamo».