Montella e i suoi ricordi: alla Samp ritroverà qualche faccia conosciuta

Vincenzo Montella è pronto a tornare nella Genova blucerchiata. Le trattative estenuanti tra Samp e Fiorentina sembrano essersi finalmente sbloccate per il piacere di tutti: il club di Borgo Pila potrà finalmente annunciare un nuovo allenatore di grande spessore, mentre la Viola si godrà i sette milioni che ricaverà dalla cessazione del contratto con l’Aeroplanino.

Montella rincontrerà qualche faccia conosciuta a Bogliasco. Innanzitutto quella di Antonio Cassano, con cui ha trascorso quattro stagioni e mezzo a Roma più una alla Sampdoria. Nonostante le personalità molto diverse, “Il Secolo XIX” ricorda le parole al miele del tecnico per FantAntonio: «Antonio è vulcanico, ma è uno generoso, buono, e questo spesso lo porta fuori dai binari». E ancora l’anno scorso: «Antonio è un giocatore particolare, anche quando non è in giornata può tirar fuori il colpo di genio: è sempre pericoloso».

Discretamente è andata anche con Angelo Palombo, con il quale Montella ha condiviso un’unica stagione, quella del ritorno a Genova. Nel 2007-08 Montella non vide molto il campo a causa degli infortuni e delle scelte di Mazzarri, uno a cui i 9 d’area di rigore e senza una certa struttura fisica non sono mai piaciuti. Palombo quell’anno divenne il capitano della Samp, prendendosi la fascia fino allora tenuta da Sergio Volpi. La stagione si concluse con la qualificazione alla Coppa Uefa.

Infine Emiliano Viviano, che Montella ha allenato nella sua prima stagione a Firenze. Il 2012-13 fu molto positivo, con il quarto posto e la Champions sfiorata, persa solo all’ultimo con tanto veleno. Viviano non ha dimenticato il dualismo creato con Neto, poi diventato il titolare a Firenze per due stagioni. Il portiere blucerchiato ha confermato però che non ci sono stati effettivi problemi: «Non ho avuto screzi, ma capita di incontrare nella vita persone con cui hai rapporti migliori e altrre che rapporti non ne vogliono per carattere. Con lui non ho avuto un rapporto idilliaco come con altri, per esempio Mihajlovic».

A questi si aggiungono anche Mattia Cassani e Lorenzo De Silvestri. Il secondo non è mai tornato a Firenze dopo l’arrivo di Montella, chiuso com’era da altri interpreti nel suo ruolo. Il primo venne ritenuto poco adatto al 3-5-2, anche se a Parma si è splendidamente riciclato in centrale destro di difesa. Entro qualche giorno sapremo come sarà la Samp di Vincenzo Montella.