2014

Mondiale, tanta personalità nella prima da titolare per Mustafi

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Dura sessantanove minuti GermaniaAlgeria per Shkodran Mustafi. Il difensore della Sampdoria, “prestato” per il Mondiale carioca alla nazionale teutonica, è partito titolare nell’undici scelto dal ct Low per affrontare le “Volpi del deserto” negli ottavi di finale della kermesse pallonara più prestigiosa del mondo, approfittando dell’influenza che all’ultimo minuto ha colpito Mats Hummels. 

Nel rimaneggiato 4-2-3-1, Mustafi trova spazio come terzino destro e si trova a fare il De Silvestri di turno, non il classico laterale basso attento alla fase difensiva ma un esterno in grado di scorrazzare su tutta la corsia di competenza. Infatti, gioca molto più “alto” rispetto alla linea dei centrali (Mertesacker e Boateng), creando insidie alla retroguardia algerina in due occasioni: al 34′ fa partire un traversone col contagiri per la testa di Muller, che colpisce male e non inquadra la porta, sarà una delle poche occasioni della Germania in un primo tempo contratto per gli uomini di Low; al 49′ si rende pericolosissimo su assist di Kroos, terzo tempo da attaccante di razza che lascia sul posto i centrali africani ma che viene intercettato con sicurezza da M’Bolhi.  

In difesa subisce le sfuriate di Ghoulam, in particolare in occasione dell’inserimento del difensore napoletano al 19′, ma nel complesso la sua prova è lucida e attenta anche in fase di copertura, nonostante il lavoro dispendioso da una parte all’altra del campo, come una navetta. Al minuto 69′ Mustafi è costretto ad alzare bandiera bianca, problema muscolare, al suo posto entra Khedira. La sua prova è valutata positivamente anche dai telecronisti di SkySport, Marianella e Marchegiani: «Non ha giocato male, si è proposto tanto cercando di fare quello che il ruolo gli ha imposto di fare». Al 120′ arriva il trionfo tedesco firmato da Ozil e Schurrle.

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