2014
Momenti Blucerchiati – La lunga cavalcata calda
Ci sono state delle stagioni a dir poco travolgenti anche in B.
Quella a mio avviso più mitica rimane l’annata 1966-1967, durante la quale il presidente Salatti e i suoi collaboratori (tra cui Colantuoni), portano il Doria a compiere una cavalcata spettacolare, addirittura con un girone d’andata imbattuto. Confermati giocatori determinati come le colonne Vincenzi e Battara, Delfino, Frustalupi, Salvi, Dordoni e Morini, arrivarono il funambolo Vieri, Tentorio, Rigato e il portiere Matteucci. Ma soprattutto arrivò “il Corvo”.
Fulvio Francesconi, proveniente da una stagione poco brillante nella Roma, un personaggio fondamentale in quel campionato, dove si portò a casa anche il titolo di capocannoniere con ben 20 reti. Francesconi rimase alla Samp fino al 1971, per i successivi quattro campionati di serie A. La Sampdoria allenata dal confermatissimo Bernardini giocò sul velluto, travolgendo a suon di gol (e triplette del Corvo) gli avversari.
La rotazione della rosa fu, alla Mihajlovic, molto ristretta, con soli 15 calciatori che si alternarono in tutta la stagione. Guarda caso il momento più buio, culminato con la sconfitta nel derby di ritorno, coincise con l’assenza di Morini, sostituito da Garbarini. Il 20 novembre del 1966, ci fu anche il tempo di un veloce quanto sfortunato passaggio del Livorno a Marassi. Un Livorno non certo protagonista, visto che sfiorò la retrocessione e si salvò solo all’ultima giornata di campionato.
In quella occasione non ci fu storia: il “solito” Francesconi, Rigato e Salvi domarono la squadra toscana senza troppi patemi d’animo. Un 3 a 0 tondo ben rappresentativo di un’annata che ancora oggi, seppure in B, si ricorda sempre volentieri.