2014

Momenti Blucerchiati – A Parma tra amici

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Nella stagione 1997-1998, Enrico Mantovani, sempre più in difficoltà nel tenere una Sampdoria competitiva, azzardò, la mossa straniera, tuffandosi in Argentina a caccia del nome di prestigio per la panchina. Ecco allora spuntare Cesar Menotti, asso della Nazionale del suo Paese, che doveva risolvere le lacune “di fantasia” della Samp. Con il suo pupillo Morales, fece, però, poca strada. Alla nona di campionato, il suo calcio “aperto” risultò difficile da digerire a tutto l’ambiente e venne richiamato il grande Vujadin Boskov a salvare la situazione. Quell’anno la Sampdoria finì al nono posto, ma disputò comunque ottime prestazioni, pure spettacolari. La squadra poteva contare su giocatori dello spessore di Montella, Boghossian, Mihajlovic che ancora faceva la fascia, Laigle, Veron, Signori e compagnia bella (pure Klinsmann, qui da noi a svernare). Un’ottima compagine che probabilmente non raccolse quello che effettivamente poteva raccogliere, ma su cui pesava l’inizio poco brillante.

A maggio il Doria si presentò al “Tardini” di Parma, arbitrati da Rossi e davanti a circa 20.000 persone. Fu un botta e risposta appassionato, tra due squadre da sempre amiche. Aprì le danze una nostra vecchia conoscenza, Enrico Chiesa, al 34′, mentre la Samp pareggiò al 66′ con un altro personaggio che fece una rapida apparizione da noi, Paco Soares. Di nuovo in vantaggio la squadra emiliana al 78′ con il mitico Sensini e poi definitivo pareggio di Boghossian all’87’. La cosa incredibile è constatare come il livello del nostro calcio si sia assolutamente abbassato: una formazione blucerchiata come quella di quell’anno, ripetiamo, solo nona in classifica, attualmente se la giocherebbe per la Champions League. Ne sono certo.

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