2013

Mixed Zone – Palombo: «Gervasoni mi ha detto che dopo la punizione avrebbe fischiato»

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E alla fine fu pareggio. Di nuovo. Il match tra Sampdoria e Torino termina con il risultato di 2-2 grazie alle reti di Sansone e di Immobile. Se il gol a Pozzi non fosse stato annullato, probabilmente sarebbe stata una partita diversa e con un diverso risultato, ma la Sampdoria riesce a recuperarla alla fine anche grazie al rigore procurato da Eder.
Un punto solo, l’ennesimo, che non fa migliorare la classifica che segna quota 3 punti dopo sette partite.

Ecco le parole di Angelo Palombo al termine del match in zona mista ai nostri microfoni.
«Gervasoni mi ha detto di tirare la punizione e sarebbe finito il primo tempo, non so se i regolamenti sono così, non so se ha fatto bene a fischiare la fine così. E’ tutto un po’ strano, sono situazioni un po’ particolari. Lui mi ha detto di battere la punizione e poi sarebbe finito il primo tempo, devo essere sincero. Oggi è un punto guadagnato perché comunque abbiamo fatto nel complesso una ottima partita rispetto alle altre, avevamo cattiveria agonistica in campo. Abbiamo preso gol da calcio d’angolo, ci siamo allargati loro ci sono andati a nozze. Io sono stato ingenuo sul rigore, ma lì pensavo di prendere la palla, l’avversario sapeva che c’era la mia gamba ed è andato giù. Sono cose su cui dobbiamo lavorare, perché alla fine è lì che si deve fare la differenza. Non guardo la classifica, devo essere sincero, prima di oggi ero preoccupato, dopo oggi non penso che faremo fatica a tirarci fuori. E’ normale che i tifosi non siano contenti, noi però dobbiamo metterci in testa che bisogna ripartire da qui e fare punti per la nostra salvezza. Io credo in questo gruppo, sono dispiaciuto e non preoccupato».

E su Gentsoglou, Angelo Palombo spende belle parole.
«Lui ha fatto molto bene, è un ragazzo che se lo merita di giocare, perchè cerca sempre di migliorarsi e di dare tutto il massimo. Riguardo ai moduli io sono della teoria che è il mister che sceglie. I moduli li decide Delio Rossi, in questo momento però se si prende una strada e bisogna seguire quella senza cambiare troppo, con questo modulo possiamo offrire buone azioni di attacco, c’è un allenatore e deciderà lui cosa è meglio fare».

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