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Milan-Sampdoria, le pagelle: Saponara illumina, Sala inadatto
Le pagelle di Milan-Sampdoria: Saponara e Quagliarella illuminano San Siro con le loro giocate. La difesa traballa, Sala non convince a sinistra
MILAN-SAMPDORIA: SINTESI E TABELLINO DEL MATCH
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Audero 5,5 – Può fare poco sui gol di Cutrone e Higuain, bravo invece ad allungarsi sul destro del Pipita prima del pareggio rossonero. Poteva forse aspettarsi la conclusione di Suso che vale il 3-2 del Milan, ma va detto che il tiro del numero 8 rossonero è chirurgico.
Bereszynski 5,5 – Scala male su Cutrone in occasione del gol rossonero, perdendosi completamente il numero 63 del Milan, bene invece dopo in fase di contenimento su Laxalt. Come per molti suoi compagni, partita non trascendetale.
Tonelli 6 – Non è facile affrontare Higuain e Cutrone, ma l’ex Empoli cerca di tenere su la baracca difensiva con l’esperienza, anche se gli scambi in velocità fra i due attaccanti del Diavolo lo mettono in difficoltà. Coraggioso – definiamola una sana incoscienza – nel portare avanti il pallone per uscire dalla fase difensiva, spesso gli va bene.
Andersen 6 – Disattento su Higuain in occasione del 2-2 rossonero, lascia andare il numero 9 avversario sperando in un fuorigioco che non c’è. Si riprende dopo, chiudendo bene sugli avanti avversari senza evidenziare patemi eccessivi.
Murru s.v. – L’uno contro uno con Suso è un pericolo costante, anche perché Calabria, soprattutto in avvio di gara, spinge molto. Non a caso l’assist per il gol di Cutrone arriva proprio dallo spagnolo. Esce anzitempo per un problema fisico (dal 28′ p.t. Sala 5 – Entra quasi a freddo e si trova a fronteggiare un dribblomane come Suso: un impatto non facile sulla partita, tanto che l’ex Hellas si preoccupa più di difendere, spesso andando in difficoltà. Proprio dalla sua fascia arriva lo splendido gol del 3-2 dello spagnolo).
Linetty 6 – Tanta sostanza, a volte anche troppa, tanto che il giallo che prende su Calabria rischia di compromettere la sua partita. Cerca di tenere botta su Kessié e di aiutare prima Murru, poi Sala, sulle discese di Suso. Gara diligente, senza infamia né lode.
Ekdal 6,5 – Il Milan costruisce una gabbia intorno allo svedese per cercare di fermare la fonte di gioco della Samp, lui gestisce comunque bene la sfera, dimostrando freddezza e personalità in diverse occasioni. Il suo aplomb nel giocare il pallone anche su palcoscenici come quello di “San Siro” è proprio ciò di cui aveva bisogno la Samp del post-Torreira.
Praet 6 – Gara di contenimento, fatta di corsa e coperture. Il belga costruisce meno del solito, ma questa partita richiede altre caratteristiche come la resistenza fisica e l’intelligenza tattica, che il numero 10 doriano dimostra di aver acquisito nella sua esperienza genovese. Va comunque detto che ha fatto partite decisamente migliori.
Saponara 7 – Aggancia, rientra su Calabria e fulmina Donnarumma con un destro dritto per dritto: il gol dell’1-1 è un gioiello. Pochi minuti dopo, l’assist al bacio per la rete di Quagliarella. Prestazione da incorniciare, soprattutto considerando che ne viene da un mese e mezzo di infortunio: quando ha la palla fra i piedi si ha sempre la sensazione che possa nascere un’azione pericolosa. Habemus trequartista (dal 31′ s.t. Caprari s.v. – Entra in un momento complicato del match per i blucerchiati, non riesce a dare strappi o accelerazioni degne di nota).
Quagliarella 7 – Dà il via all’azione dell’1-1 con uno stop per palati fini, poi pesca Saponara a sinistra dimostrando ottima visione di gioco, quindi il sinistro al volo che fulmina Donnarumma. Un primo tempo di valore assoluto, poi stacca la spina, un po’ come tutta la squadra, nella ripresa.
Defrel 5,5 – Si muove molto, prova qualche scambio in velocità ma non incide come vorrebbe. Partita un po’ in ombra che termina come peggio non potrebbe: il francese esce per un problema muscolare, che dovrà essere valutato (dal 15′ s.t. Kownacki 5 – Entra quando la Samp è più sfilacciata e stanca, difficile essere incisivo così. Non fa comunque molto per farsi notare, sembra il lontano parente del giocatore che la scorsa stagione entrava dalla panchina con il coltello fra i denti).
MILAN (4-4-2): G. Donnarumma 5,5; Calabria 6 (dal 32′ s.t. Abate 5,5), Musacchio 5, Romagnoli 6, Rodriguez 6; Suso 7,5, Kessié 6, Biglia 6, Laxalt 5,5 (dal 43′ s.t. Çalhanoglu s.v.); Cutrone 7 (dal 30′ s.t. Castillejo 6), Higuain 7.