2015
Mihajlovic vs. Zola: tanti intrecci da giocatori, prima volta da allenatori
Gli dei del calcio, spesso, decidono che la strada di un allenatore deve essere in salita. Gli dei del calcio, probabilmente, guardando il Cagliari di Gianfranco Zola, hanno deciso che la salvezza dovrà essere sudata: sei sconfitte, due pareggi e due vittorie. Questo recita il ruolino di marcia della squadra rossoblù dopo dieci partite nel girone di ritorno. E all’orizzonte la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic.
I blucerchiati, rinfrancati dalla vittoria contro l’Atalanta in trasferta, ritroveranno gli squalificati e cercheranno di portare a casa il risultato tra le torrette rosse dello stadio Luigi Ferraris, nell’anticipo del sabato. Primo scontro, da allenatori, per Gianfranco Zola e Sinisa Mihajlovic.
Tutta un’altra storia invece si è consumata nel passato di entrambi: uno difensore, l’altro attaccante. Insomma, se le caviglie di Inzaghi hanno conosciuto i tacchetti di Mihajlovic, sicuramente anche quelle di Gianfranco Zola non saranno state immuni. Almeno per quanto riguarda le stagioni tra 1992/1993 e 1995/1996.
Due squadre per entrambi in quegli anni, un giovane Sinisa Mihajlovic approdato alla Roma dalla Stella Rossa, e Gianfranco Zola temporaneamente attaccante del Napoli. Le prime schermaglie agonistiche hanno luogo il 25 ottobre 1992, è la settima giornata del campionato e la squadra di Mihajlovic batte 2-1 il Napoli di Zola. Il ritorno di quella partita, giocato il 21 marzo, li vede entrambi di nuovo in campo e la partita termina in pareggio per 1-1.
Gianfranco Zola nel campionato successivo cambia casacca, basta Napoli, benvenuto Parma. Con i crociati giocherà fino al 1996, dopo l’avventura all’estero. Ma quella è un’altra storia. Il primo scontro tra Mihajlovic e Zola si ha in Roma – Parma, match che finisce di nuovo con la vittoria della Roma per 2-0.
Nella stagione 1994/1995 è Sinisa Mihajlovic a cambiare maglia, vestendo la più bella, quella della Sampdoria. È il 16 ottobre 1994, la Sampdoria gioca in casa, contro i crociati di Zola: sotto le torrette rosse si consuma il 3-1 in favore dei blucerchiati che vanno a segno con Maspero, doppietta per lui, e il gol di Roberto Mancini. Gol della bandiera, che non salva le sorti del Parma, realizzato a fine primo tempo è proprio quello di Gianfranco Zola.
Probabilmente la sconfitta brucia e deve essere lavata sul campo, così il 12 marzo 1995, è il Parma a schiacciare la Sampdoria, vincendo in casa con il risultato di 3-2. I blucerchiati pareggiano ai primi due gol, tra cui uno di Zola, con Lombardo e Gullit, poi l’attuale allenatore del Cagliari mette a segno il terzo gol che vale la vittoria che poteva essere più consistente se lo stesso non avesse sbagliato a battere un penalty.
Stesso copione anche nella stagione 1995/1996 con Sampdoria e Parma che si danno battaglia e conquistano, entrambe tra le mura di casa, la vittoria. Inizia la Sampdoria che rifila tre gol al Parma, firmati Karembeu e Bellucci. Al ritorno una sola rete, di Lamonica, suggella la vittoria per i crociati.
Da calciatori, Sinisa Mihajlovic ha dalla sua quattro vittorie, un pareggio e due sconfitte contro Gianfranco Zola, però erano match giocati sul campo dove erano loro stessi a fare la differenza, in negativo o in positivo. Sabato saranno uno di fronte all’altro, per la prima volta, da allenatori per scrivere di loro pugno sulla pagina bianca che li consegnerà alla storia.