2015
Mihajlovic si racconta: «Mi descrivono come esigente e inflessibile»
Il carattere forte ha sempre contraddistinto ogni azione compiuta da Sinisa Mihajlovic, che ventitré anni fa arrivò in Italia da calciatore e, a oggi, è vicino dal portare la sua Sampdoria in Europa League. Concessosi a GQ, il tecnico serbo ha voluto descrivere la propria personalità, che con i blucerchiati ha trovato pieno sfoggio: «Il valore dell’amicizia è fondamentale per me: all’inizio sono spesso diffidente, non ho mai scelto un amico per i soldi o per il suo livello sociale. Non appena percepisco il minimo interesse in chi vuole diventare mio amico, evito di costruire qualsiasi rapporto. Nel lavoro, è vero, sono esigente e talvolta inflessibile, perché ho provato sulla mia pelle l’importanza della disciplina. Il talento, senza regole, è inutile».
La voglia di fare per vincere e ottenere risultati: «È la scuola della strada, che ti fa le spalle più larghe e ti insegna un po’ di malizia. Ci sono cose che sui libri o all’università non puoi imparare. La fame ti spinge dove altri non arrivano. Per rispondere alle prime convocazioni in nazionale mi facevo prestare da un amico un paio di scarpe da rugby e poi le modificavo. Oggi imiei figli avranno dieci paia dell’ultimo modello…».