Mihajlovic: «Pozzi non ce la fa. Io qui per trasmettere passione»

Vigilia di gara con il Chievo Verona, in trasferta nella città dei clivensi, per la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic, reduce dalla terza vittoria in campionato e la prima con il serbo alla guida. Consueta conferenza stampa dell’ex CT accompagnato dai due capitani, Gastaldello e Palombo: «Non ho la bacchetta magica: ogni allenatore fa il possibile per dare il massimo e dare ai propri giocatori il proprio modo di pensare e intendere il calcio. Lavorando in una certa maniera si riesce ad arrivare sempre a qualche obiettivo e questo è il messaggio da trasmettere. Sarebbe importante dare continuità per il nostro cammino e una vittoria col Chievo sarebbe un grande passo in avanti. Noi però dobbiamo pensare partita per partita, senza pensare al margine con la terzultima. Io da allenatore guardo la prestazione perché è quella che ti dà fiducia per il futuro. Se poi arrivano anche i risultati meglio. Obiang ha saltato pochi allenamenti, ma Pozzi e Costa si sono allenati davvero poco: è difficile recuperarli, ma ho piena fiducia in chi giocherà al loro posto per sostituirli: come soluzioni abbiamo Eder, Gabbiadini e Petagna».

Un pensiero anche all’imminente calciomercato, che porterà più giocatori fuori che dentro alla Sampdoria: «Sicuramente la rosa va sfoltita perché lavorare con trenta giocatori non è facile. Si rischia di lasciare qualcuno indietro. La rosa può essere sempre migliorata, ma ho trovato dal primo giorno la massima disponibilità dei ragazzi. Restiamo concentrati sul nostro obiettivo che è la salvezza».

«Un allenatore è chiamato per trasmettere passione per questo lavoro, ma deve anche essere convinto di quello che dice. Ho avuto un grande allenatore come Eriksson e alla Lazio, un anno prima di vincere il campionato, aveva subito iniziato a dire che eravamo forti: ci siamo convinti che lo fossimo e abbiamo vinto. La partita è aperta, è un buon momente per entrambi, andiamo là a fare la nostra partita cercando di vincere».