2014
Mihajlovic: «Per battere la mia Samp serve fame. Fiducia in Ferrero: saremo competitivi»
Sinisa Mihajlovic, tecnico della Sampdoria, al termine dell’anno blucerchiato, a un anno e poco più da quando si è seduto sulla panchina blucerchiata, ai microfoni di SkySport ha parlato della sua avventura, della sua esperienza, delle sensazioni che questo segmento storico gli ha donato, usando le sue note citazioni come punti di partenza.
«Non so se ho dato più da giocatore o da allenatore: sono stato quattro anni qui, quattro anni bellissimi dopo un periodo molto difficile per via del passato a Roma. Per quello che ha fatto la Sampdoria per me, perché mi sentivo in debito, sono venuto qui a fare bene. Penso di aver pareggiato i conti, forse sono un po’ in credito».
«Armi a doppio taglio le citazioni, perché ti esponi, magari fai brutta figura. Io sembro un orso, ma sotto sotto sono anche un po’ sensibile: ogni tanto quando guardo qualche film a casa mi vengono le lacrime, ma non ho paura di quello, anzi. L’anno scorso non siamo riusciti a cambiare l’obiettivo in corso, perché in quei mesi abbiamo speso molto, soprattutto dal punto di vista mentale: quando bisognava fare il salto di qualità eravamo vuoti, non riuscivamo più a farlo».
In una delle prime conferenze dell’anno Mihajlovic ha citato anche il “carpe diem”, concetto che l’anno scorso mancò al Doria: «Non so se la Samp è pronta a cogliere l’attimo: sicuramente a me, come allenatore della Sampdoria ma anche come persona che vive a Genova, fa piacere vedere questa classifica. Il nostro obiettivo è stare nella parte sinistra della classifica, poi adesso siamo in un’ottima posizione: se saremo ancora là tra 20 giornate, potremo pensare a qualcosa in più».
«Io sono ottimista, sempre, anche quando vengo in conferenza ho qualche dubbio, ma non posso farlo vedere ai miei giocatori: questo è il mio carattere. Rispetto all’anno scorso, quando contro le grandi perdevamo, quest’anno abbiamo pareggiato e in qualche circostanza abbiamo anche meritato qualcosa in più: una squadra che vuole vincere contro la Sampdoria non dev’essere più forte solo tatticamente, ma anche caratterialmente: deve avere più fame, più rabbia».
In chiusura il rapporto con Massimo Ferrero, un presidente perfettamente all’apposto di Mihajlovic: «Con Ferrerro mi trovo bene, anche se dall’esterno può sembrare diversamente: lui è una persona, almeno per il nostro rapporto, di parola. Se dice una cosa, la fa. Abbiamo dei caratteri diversi, io sono riservato e lui è aperto con tutti, ma è bello vederlo da fuori e ridere insieme. Noi continueremo a essere competitivi, anche nel mercato invernale, ma non posso dire di più: se partirà qualcuno ne arriverà un altro. Non ho preoccupazioni, perché ho imparato a conoscerlo: se dice una cosa la farà».