2014
Mihajlovic: «Non era facile pareggiare; Gabbiadini? stare in panchina l’ha fatto crescere»
Dopo un primo tempo apatico, la partita della Sampdoria è girata, grazie all’ingresso di Gabbiadini. È bastato questo cambio e il passaggio al 4-3-3 per consentire a Sinisa Mihajlovic di sorridere, per il primo punto ottenuto contro la Juventus da quando è alla guida dei blucerchiati e per aver interrotto la striscia di 25 vittorie consecutive dei bianconeri. «Si è sentito poco (il tonfo, ndr) perchè nei primi trenta minuti abbiamo sofferto molto, loro erano superiori a livello tecnico e fisico. I miei giocatori sono entrati impauriti in campo, poi nel secondo tempo abbiamo fatto la nostra partita. Loro vengono da venticinque partite, non era facile pareggiare a Torino. Siamo stati fortunati perchè siamo andati all’intervallo con solo un gol subito. Sono contento a parte i primi trenta minuti».
«Se avessimo giocato da Samp potevamo anche perdere e sarei stato contento, così come è stato col Napoli. E’la prestazione che conta, non mi sono piaciuti i primi trenta minuti e questo l’ho fatto capire all’intervallo. Dal trentesimo in poi i ragazzi sono stati bravi». Il gol del vantaggio bianconero nasce da un calcio d’angolo viziato: Marchisio posiziona il pallone al di fuori della lunetta. «Ogni tanto lo facevo anche io, bisogna essere furbi nella vita per non farsi beccare. L’errore è farci fare gol da un giocatore alto un metro e sessanta, Evrà, lui è stato bravo ma noi siamo stati dei polli».
Gabbiadini verso il Napoli, Mihajlovic risponde: «Non parlo di mercato, non è la sede opportuna. Manolo è un giocatore molto importante per noi, che ha tutte le carte in regola per essere forte ma deve migliorare. A volte stare in panchina l’ha fatto migliorare perchè quando entra è più cattivo».