2014
Mihajlovic in Conferenza Stampa: «Voglio sentire parlare della Samp a fine campionato»
È un Sinisa Mihajlovic contento quello che si presenza in conferenza stampa al termine del match tra Sampdoria e Livorno, conclusosi per 4-2 con le reti di Krsticic, Okaka e Gabbiadini. Si parla del momento della Sampdoria, del futuro e di come sia importante finire con il botto. Si parla dei ragazzi, giovani che devono trovare continuità ed esperienza, ma soprattutto di cosa è cambiato dal primo al secondo tempo con le “barzellette“ raccontate negli spogliatoi prima di rientrare.
Ecco le parole di Sinisa Mihajlovic in conferenza stampa.
«Con 13 punti di vantaggio e 11 partite alla fine del campionato penso che abbiamo fatto quasi un miracolo, grande rimonta e grande impresa. È merito dei ragazzi, ora non bisogna fermarci, guardare avanti e fare ancora altri punti. Guardando da novembre ad oggi con i punti conquistati saremmo quarti in classifica e con una partita in meno del Napoli e due in meno della Roma. Ora la Sampdoria può fare il campionato che si merita, che si meritano questi ragazzi per quello che hanno fatto in questi tre mesi e mezzo. Non bisogna rilassarsi ma fare meglio di quello che abbiamo fatto fino ad ora, anche meglio di quella Sampdoria di Del Neri che arrivò quarta. Mi sono un po’ rotto le palle di sentire parlare di Verona, Parma e Torino, voglio sentire parlare di Sampdoria a fine campionato come vera rivelazione. Se giochiamo come secondo tempo sarà possibile, ma se giochiamo come il primo tempo ci salveremo ma a fatica. Il cambio dal primo e secondo tempo è stato di modificare il modulo a 4/3/3 perché non avevamo il giusto equilibrio, la quadratura è arrivata con il cambio di modulo e siamo stati fortunati che i primi due gol sono arrivati nei primi dieci minuti e poi ci abbiamo creduto e abbiamo riaperto la partita rimettendo tutto in discussione»
Sulla presenza di Roberto Mancini allo stadio.
«Roberto Mancini l’ho visto due minuti prima in albergo, ma non abbiamo parlato della partita»
E su Pedro Obiang, un po’ offuscato in questo match.
«Obiang è un ragazzo giovane ed è normale vivere di alti e bassi, lui è un bravo ragazzo, intelligente e con le qualità per sfondare. Dipende da lui. Domenica scorsa ha fatto un ottima partita, oggi non ha fatto bene ma non soltanto lui. Se avessi potuto a fine primo tempo avrei cambiato 10/11 della squadra, la scelta di Krsticic è stata indovinata e fortunata, perché era offensivo e con carattere»