2014
Mihajlovic a TikiTaka: «Inter? Sono della Samp». E sulle punizioni…
E’ un Sinisa Mihajlovic a tutto campo quello che è intervenuto in “TikiTaka”, il programma di Pierluigi Pardo. Il tecnico blucerchiato parte dalla salvezza, con il Livorno capace di fermare l’Inter: «E’ la squadra che ha la maggior possibilità di salvarsi tra quelle candidate alla B. Sono un tifoso dell’Inter, mi dispiace che non sia riuscita a prender i tre punti. Spero vinca tutte le partite da qui alla fine, esclusa quella che giocherà con noi tra due settimane». Chissà se l’Inter tornerà alla carica su di lui: «Io sono della Samp, non vedo perché mi debba chiamare Thohir. Sono stato quattro anni a Milano ed è stato un periodo fantastico».
OBIETTIVI E PERSEVERANZA – Ci sono degli obiettivi personali per il tecnico blucerchiato, mai pago di successi personali e non: «Cerco di migliorarmi sempre: faccio questo lavoro da sette anni e cerco di aggiornarmi il più possibile – commenta Mihajlovic, alla Samp da novembre 2013 – Non mi fermo davanti a nulla e son pronto a tutto. Credo che sia così perché in Serbia con la guerra ho visto praticamente la morte negli occhi: può esser visto come un bene, ma anche come un male. Io so di per certo di non arrendermi mai».
LA MALEDETTA DOMENICA – Sull’espulsione di domenica, con la superstizione come giustificazione: «E’ servita a sdrammatizzare. Vorrei dire che io sono uno dei pochi a non commentare le decisioni arbitrali e continuo a pensare che gli italiani siano tra i migliori arbitri in Europa. Però ieri quando mancava un minuto alla fine della partita e c’era un fallo laterale a nostro favore, l’arbitro ha segnalato fallo per gli altri. A quel punto sono andato a dirlo al quarto uomo, ma non mi ha voluto sentire e quando l’ho ripeutot ha detto all’auricolare «Buttalo fuori», così non c’ho visto più. Se mi dovessero squalificare per quest’episodio, allora la prossima volta che giocheremo con quest’arbitro mi squalifico da solo, perché non mi sembrerebbe giusta una squalifica per quanto accaduto ieri».
PUNIZIONI E STOCCATE… AI COLLEGHI – Sul suo record di punizioni, messo in pericolo da Pirlo, Mihajlovic è tranquillo. E trova anche il tempo per una stoccata a un ex collega: «Non temo nulla. Volevo dire che ieri ho visto su Sky una statistica in cui si mettevano a confronto le punizioni mie, quelle di Pirlo, di Del Piero, di Maradona e di un altro ancora. Billy Costacurta analizzava i dati e ho notato che mi ha messo in ultima posizione, anche se ho segnato più degli altri. Non mi arrabbio, ma ringrazio Costacurta, perché è anche grazie ai suoi falli se io ho potuto raggiungere un numero così alto di gol da calcio piazzato». Chiusura sul calcio di oggi: «C’è tanta ignoranza in questo sport ed è un fattore negativo: nonostante ci sia molta passione, certe volte si esagera».