2014
Mihajlovic: «Per me questa è una sconfitta, non un pareggio»
Due punti persi e un punto guadagnato. Sicuramente la Sampdoria ha fatto la partita, poi complice l’espulsione di Cacciatore che ha determinato il calcio di rigore realizzato da Avelar e un po’ di sfortuna il risultato si ferma sul pareggio.
Bellissimo il gol di Gabbiadini, che si conferma in un momento positivo e buon raddoppio con Obiang. Note negative del match, risultato a parte, l’infortunio occorso a Emiliano Viviano che potrebbe dertiminare uno stop medio lungo e l’amnesia calcistica di Cacciatore che fa tutto quello che non avrebbe dovuto fare.
Sinisa Mihajlovic, intervenuto a Rai Sport, parla della prestazione della sua squadra: «Per me questa partita non è pareggiata, è persa. Non si possono regalare i punti così. Nel primo tempo abbiamo fatto due gol, poi abbiamo avuto delle occasioni nel secondo tempo e non abbiamo saputo concretizzarle e siamo arrivati fino a rischiare di perdela. Spero che queste partite ci facciano crescere, non sono arrabbiato sono deluso che forse è peggio.
Ovviamente ci sono state anche delle cose che non ci sono girate: Soriano che non stava bene durante il pre-partita, dopo mezz’ora Viviano che si è infortunato e anche questi cambi ci hanno condizionato. La partita era già vinta, non abbiamo saputo chiuderla e non abbiamo messo la cattiveria vera e propria sotto porta. Avrei voluto vincerla anche per Genova, sarebbe stato tutto molto più facile, abbiamo giocato anche per loro. Abbiamo fatto tutto bene, bisognava solo chiuderla e non ci siamo riusciti perchè abbiamo pensato di averla già in mano. Abbiamo sbagliato, fatto stupidaggini, abbiamo rischiato di perderla. Guardiamo il lato positivo, siamo ancora terzi in classifica e siamo ancora imbattuti: se vogliamo crescere ed essere ambiziosi non dobbiamo accontentarci. Se non abbiamo vinto è solo colpa nostra. Non devi arrivare a rischiare di perderla è questo che mi rode».
E sull’invito a Conte a salire a Bogliasco, Mihajlovic ribadisce il concetto: «Conte conosce bene i miei giocatori, come li conosco io. L’importante è che i miei giocatori continueranno a giocare così e alla fine arriverà anche la chiamata in Nazionale, lo spero per loro»