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Michieli: «Ecco perché Ferrero vuole denunciare il CdA della Sampdoria»

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Maurizio Michieli ha fatto il punto sulle ultime vicende che legano Massimo Ferrero alla Sampdoria: l’analisi del giornalista

Maurizio Michieli ha fatto il punto sulle ultime vicende che legano Massimo Ferrero alla Sampdoria. Ecco l’analisi fornita del giornalista attraverso il portale di Telenord.

AVVOCATO FERRERO – «L’avvocato di Ferrero, il professore universitario Pieremilio Sammarco, è stato incaricato di valutare l’esistenza dei presupposti per denunciare il Cda del (presunto) reato di bancarotta preferenziale. “Così ci vedremo chiaro una volta per tutte”, ha detto a Telenord l’ex presidente. In sostanza, si tratterrebbe di punire colui che, volutamente, preferisce soddisfare alcuni creditori piuttosto che altri, violando così la cosiddetta par condicio creditorum. E’ uno di quei reati fallimentari in cui più facilmente si può rischiare di incappare: è il caso, ad esempio, dell’imprenditore che soddisfi, con le ultime risorse finanziarie che gli sono rimaste, i creditori più insistenti a scapito di altri più “accomodanti».

ACCUSE – «Ferrero “accusa” apertamente il Cda di non avere fatto andare in porto, circa tre mesi orsono, l’operazione del prestito obbligazionario convertibile a causa del mancato pagamento di una rata del finanziamento Sace da 20 milioni garantito dallo Stato ed erogato da banca Macquarie. “Era già tutto concluso e ora non ci troveremmo in questa situazione”, sostiene Ferrero. In effetti quel mese la Sampdoria non rispettò la scadenza ma semplicemente perché in cassa non c’era la liquidità necessaria per poterlo fare».

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