2015

Mesbah, seconda chance per la rivincita sul Milan

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Il 18 gennaio 2012, poco più di tre anni fa, Djamel Mesbah diventava un giocatore del Milan: un accordo quadriennale, fino al 2016, da 500 mila euro a stagione più bonus legati alle presenze e agli obiettivi raggiunti in squadra. Un giro d’affari che portò Adriano Galliani ad aggiudicarsi l’esterno algerino cedendo al Lecce la metà del cartellino di David Speziale, valutato 350mila euro, e richiamando dal prestito Rodney Strasser, permettendo così ai salentini di risparmiare sull’ingaggio del centrocampista ora al Livorno via Genoa.

Il numero 15 del Milan, però, non ebbe alcun tipo di fortuna in rossonero: 12 partite in sei mesi, conditi da tantissima Coppa Italia, competizione nella quale riuscì a trovare anche la sua unica rete, e due presenze anche in Champions League. L’anno successivo, però, al Milan si dimenticano di Mesbah: dopo una presenza in campionato e una in Champions, viene ceduto a titolo definitivo al Parma, complice un infortunio che lo tenne fuori dalla sesta di campionato fino alla quattordicesima. Prima e dopo, però, tanta tribuna e tanta panchina, con appena 90 minuti contro l’Udinese.

Il Milan per Mesbah significa la quarta squadra con cui ha giocato di più, dopo Lecce, Aarau e Avellino, al pari di Livorno e Basilea: oggi con la Sampdoria si prepara a indossare la maglia blucerchiata per la tredicesima volta, appena una in meno dei rossoneri. Un’occasione per prendersi la rivincita nei confronti di un ambiente che dopo averlo acquistato e blindato per quattro anni lo ha lasciato andare a margine di uno scambio di cartellini con Cristian Zaccardo. Significa un’occasione persa di fare il salto verso una big, una big che però, classifica alla mano, ha sette punti in meno rispetto al Doria. La sua nuova big.

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