Maxi Lopez, un acquisto intelligente

Gli infortuni (in particolare quello al menisco), Mauro Icardi (dentro e fuori dal campo) e il peggior Catania degli ultimi anni hanno reso Maxi Lopez un parente molto remoto dell’attaccante forte e prolifico che conoscevamo. Quello che ha giocato nel Barcelona, e fatto reti come questa. Un attaccante forte fisicamente, anche esplosivo e dotato di un’eccellente tecnica, che ha segnato 22 goal in due stagioni (una intera e due metà) al Catania, di cui 19 sotto la guida di Sinisa Mihajlovic, lo stesso che ha spinto fortemente per il suo acquisto. 

Ma appunto, le contingenze hanno reso Maxi Lopez un giocatore diverso da quello che era. Tanto che mentre due estati fa fu preso dalla Sampdoria in prestito (a 2,5 milioni) con diritto di riscatto a 6 milioni, oggi i blucerchiati hanno la possibilità di ottenere il prestito gratuito e fissare il riscatto alla modica somma di 1,5 milioni. Per giunta con uno sconto, più o meno sostanzioso (lo scopriremo), sull’ingaggio. 

Un’operazione del genere non comporta rischi. Da un punto di vista economico, ma anche da un punto di vista tecnico perché, male che vada, Maxi Lopez indosserà i panni che furono di Petagna bazzicando più la panchina e la tribuna che il campo. I benefici, invece, sono potenzialmente inauditi. Maxi Lopez è ancora relativamente giovane (29 anni, meno di Quagliarella) e non sembra così arduo che Mihajlovic possa avere effettivamente la ricetta magica che serve per riabilitarlo. E a quel punto la Samp non avrebbe solo un attaccante, ma un grande attaccante.