Maxi Lopez, l’argentino è recidivo con la squalifica - Samp News 24
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2014

Maxi Lopez, l’argentino è recidivo con la squalifica

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Era il 23 settembre 2012, allo stadio “L. Ferraris” andava in scena Sampdoria-Torino, gara valida per la quarta giornata di campionato: una partita molto tirata, caratterizzata dall’aggressività (eccessiva) dei granata che fecero innervosire e non poco tutti i blucerchiati che scesero sul terreno di gioco.

Alla fine il risultato fu di 1-1 (entrambi i gol arrivarono su calcio di rigore, Bianchi al 69’ e Pozzi all’84’), ma l’episodio clou si verificò lontano dagli occhi delle telecamere, nel tunnel degli spogliatoi dello stadio, dove Maxi Lopezal termine della gara, ha colpito con un calcio la porta dello spogliatoio riservato agli Ufficiali di gara indirizzando ad alta voce nei loro confronti espressioni ingiuriose”, si leggeva nel documento redatto dal giudice sportivo Gianpaolo Tosel arrivato qualche giorno dopo la partita.

Il calcio alla porta costò all’attaccante blucerchiato due giornate di squalifica: assenza pesante per l’allora allenatore blucerchiato Ciro Ferrara, che nelle partite successive (Roma e Napoli) dovette rinunciare all’argentino. Le scuse dell’attaccante arrivarono immediatamente attraverso una nota ufficiale pubblicata sul sito della società di Corte Lambruschini: «Abbiamo giocato una partita molto tirata e combattuta, in cui avevo dato tutto e subìto parecchio. A fine gara, al rientro negli spogliatoi, ero nervoso e ho sbagliato, ma non era assolutamente mia intenzione dare sfogo a gesti inadeguati. Per questo mi sento di chiedere scusa alla società, ai miei compagni e ai nostri tifosi», diceva Maxi.

Ma “el rubio” con la cresta sembra essere recidivo: il suo carattere focoso lo ha portato di nuovamente a reagire in modo scorretto. Domenica scorsa è arrivata un’altra squalifica, questa volta sul campo, quando l’arbitro Doveri ha deciso di espellerlo per doppia ammonizione a seguito di proteste nei suoi confronti. C’è da dire che la disparità di giudizio (a mio parere) è stata evidentissima: il calciatore del Milan Sulley Muntari, poco prima, aveva protestato molto più platealmente, ma il direttore di gara ha deciso di tenere il secondo giallo nel taschino. Detto ciò, è evidente il comportamento reiterato del numero 7 blucerchiato che domenica prossima a Torino non ci sarà: «queste sono cose che mi fanno incazzare», ha detto Sinisa Mihajlovic al termine di Sampdoria-Milan.

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