2014
Maxi Lopez: «Finale di stagione importante. Spero di rimanere»
Ne è passata di acqua sotto i ponti dopo il derby di ritorno: allora Maxi Lopez segnò il gol decisivo alla sua prima gara di ritorno a Genova. Poi qualche buona prestazione, ma sopratutto l’impressione di non riuscire più a replicare quell’exploit. Ora la gara con il Napoli sembra fondamentale per la sua riconferma. Si può fare un punto della situazione: «E’ un finale di stagione che a livello personale riveste una certa importanza. Contro Napoli e Udinese, se sarò utilizzato, mi gioco tanto. Cercherò di ribadire quanto penso di aver trasmesso in questi mesi, in campo o in allenamento. Massimo impegno e senso d’appartenenza. Ormai qui alla Samp mi conoscete. Conquistare dei punti nelle ultime due gare ci consentirebbe di andare in vacanza bene».
NAPOLI E FUTURO – Il bilancio personale è schietto e sincero: «Molto positivo. Sono ritornato alla Samp a gennaio in un momento delicato e adesso siamo in un momento di grande tranquillità. Penso che questi ultimi mesi siano stati belli per tutti, non solo per me. Mi sono confrontato con una concorrenza agguerrita e questo è stato un ulteriore stimolo. E ora me la devo giocare con il Napoli». Ci si chiede se la Samp lo riscatterà: «Secondo me è giusto parlarne a fine campionato, quanto tutti sono più tranquilli. Posso dire che se sono tornato qui una seconda volta è perché mi trovo particolarmente bene alla Samp – racconta Maxi a “Il Secolo XIX” – E anche perché è qui che vorrei restare. Sento tanto affetto della gente: il sostegno è fondamentale, senza non riesco a stare in un posto».
MIHA E QUEL RIGORE – Una scelta, quella di Maxi, dettata anche da programmi futuri: «Conosco il profilo della Sampdoria. Però sono convinto che con Mihajlovic si possa fare ancora meglio di quest’anno. Ci sono tutti i presupposti per riuscire a disputare un campionato ancora migliore. Questo gruppo ha dimostrato di possedere grandi qualità, manca solo un po’ di continuità. Quest’estate qualcuno potrebbe andar via, ma qualcuno arriverà. Mihajlovic è una garanzia». Dopo il rigore sbagliato contro l’Inter, Maxi non ha più parlato: «Penso che sia stato un episodio. Ho sbagliato un calcio di rigore e stop. Penso che potrebbe non essere l’ultimo che sbaglio in carriera. E spero che già domenica contro il Napoli possa capitarmi l’occasione per rifarmi. Penso di aver giocato bene contro l’Inter: mi è mancato solo il gol».
RESPONSABILITA’ E ICARDI – Una pressine insopportabile in quel pomeriggio: «Se avessi sentito il peso della pressione, non mi sarei mai permesso di tirare quel calcio di rigore – ribadisce Maxi Lopez, tornato a Genova nel gennaio scorso – Io mi sono sempre preso le mie responsabilità: appena arrivato a Genova, mi sono sentito disponibile per giocare subito nel derby. Contro l’Inter mi sono sentito di batter quel rigore». Una partita che però, forse, era basata più sul gossip tra lui e Icardi: «Che posso dire, me ne sono accorto. E dico che a livello mediatico si dà troppa importanza a certe cose che non centrano con il calcio».
SAMP-INTER, MANIFESTO DEL NULLA – Il gossip domina durante la settimana, la partita genera interesse solo nel giorno in cui la si gioca: «La mia postura, il mio atteggiamento su questa vicenda è sempre stato di privacy. Se escono delle cose, escono sempre da altre parti, non dalla mia. Per me conta il calcio e voglio esser giudicato da calciatore – dice l’argentino, classe ’84 – Capisco che ormai i media considerino delle grandi notizie vicende come questa, però io me ne tengo sempre fuori. Per la tutela dei miei figli e perché mi sto concentrando tantissimo sulla carriera. E perché voglio un po’ di educazione e rispetto anche nei confronti della Samp. Da parte mia nessuna polemica: ho le idee chiare, so quello che voglio fare. So anche che ci sono quelli che parlano. E ci saranno sempre».
EDER E I RIGORI – Mihajlovic si arrabbiò tanto per quel rigore tirato al posto di Eder, chissà se influirà sul suo riscatto: «Non credo. Allora sarebbe stato giusto dire che la Samp doveva riscattarmi perché ho segnato al Genoa. Invece questi sono episodi. La valutazione si basa sulla continuità di rendimento, sull’impegno, sulla voglia. Per me anche un po’ sull’esperienza. Il campionato di A è ogni anno più difficile e credo che in una squadra dall’età media molto bassa come la Samp, ci voglia qualche “anzianotto”». Forse anche Eder si è giocato la carriera da rigorista: «(sorriso)… ci abbiamo scherzato anche con lui. Tra l’altro c’era anche la storia dei bonus, son contento che abbia segnato al Chievo – chiude Maxi – Lui è bravo, sono sicuro che sarà perdonato e potrà tirarne ancora».