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Balata (Pres. Serie B): «La nostra lega sta facendo tantissimo ma…»
Mauro Balata, presidente della Lega di Serie B, ha parlato presso il Senato delle modifiche del movimento calcistico
Nella giornata odierna Mauro Balata ha preso la parole presso la Commissione Cultura del Senato della Repubblica. Il presidente della Lega di Serie B ha parlato delle modifiche del movimento calcistico italiano e non solo. Le sue parole:
VALORIZZAZIONE GIOVANI – «La nostra lega sta facendo tantissimo per il sistema con il 73% italiani nelle rose della prima squadra e il 90% nelle primavere, questo lo facciamo con grandi difficoltà spostando le risorse sul minutaggio degli Under 21 italiani».
REVISIONE NORMATIVA – «Pensiamo ci siano degli spazi per cambiare la normativa e supportare le nostre società che fanno molti investimenti sui giovani. Questi investimenti nei settori giovanili in parte sono stati bloccati perché c’è incertezza nel poter sviluppare questi asset in quanto rischiano di perdere, svincolandosi, giovani su cui hanno investito».
TAX CREDIT – «Altra idea quella di adottare anche nel comparto calcistico politiche fiscali incentivanti, come una tax credit che possa alimentare supportare e fare aumentare investimenti sulle infrastrutture e sui giovani creando anche un effetto positivo sullo Stato».
MODERNIZZAZIONE SISTEMA CALCIO – «Pensiamo che lo statuto federale, cioè l’architrave su cui si fonda il sistema, appaia disallineato sulle prospettive di sviluppo e crescita. Sosteniamo con forza il principio della superiorità della logica sportiva ispiratore dello statuto Uefa, ma dobbiamo tenere conto della complessità del sistema e di tutela delle componenti, riflessione che impone di addivenire a uno statuto dove ci possa essere maggiore collegialità e dialettica, in armonia e in coerenza con i dettati dello statuto del Coni».
SUPERLEGA E SIMILI – «Aumenteranno gare e spazi destinati a queste competizioni, ciò provocherà un depauperamento delle competizioni domestiche. Secondo alcuni studi con una diminuzione del 50% delle risorse. Il tutto avviene in un quadro in cui non si è tenuto molto conto degli interessi del calcio nazionale. Tutti aventi la stessa dignità e importanza. Ma soprattutto non si è voluto avviare un confronto. Noi non siamo mai stati chiamati né in ambito federale né altrove. Manca una corretta applicazione di quelli che sono i principi fondanti dello sport, di merito sportivo, sviluppo armonico ed equa competizione.
RICHIESTA – «È necessario aprire un tavolo di discussione. Il tutto per contemperare la crescita delle competizioni internazionali con la tutela di quelle nazionali».