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Mattia Lombardo: «Qui alla Pro Vercelli per crescere»
Un ex un po’ speciale, Mattia Lombardo (figlio del più famoso Attilio), ex-capitano della Primavera blucerchiata che ha anche collezionato una presenza in Serie A nella stagione ’13/’14, entrando a sei minuti dalla fine di un disastroso 4-0 contro l’Inter. Il classe ’95 è stato poi “scartato” dalla società di Corte Lambruschini dopo vari prestiti in Lega Pro, ma ora è pronto per una nuova avventura nella Pro Vercelli, club militante in Serie B, che gli ha dato la possibilità di giocare in una categoria superiore.
Oggi la conferenza stampa di presentazione del centrocampista ex-Doria, nella quale è intervenuto anche il direttore sportivo della società piemontese Massimo Varini: «Lombardo è stata un’operazione che abbiamo fatto quest’estate. Era libero dalla Sampdoria, l’abbiamo messo sotto contratto e l’abbiamo mandato a Mantova dove non ha trovato spazio. Ha fatto 25 presenze in Lega Pro. L’avevamo visto anche quando giocava negli Allievi. Può fare sia il centrale difensivo che giocare in mezzo al campo: è nato centrocampista, ha un po’ arretrato il suo raggio. Ragazzo serissimo. Abbiamo cercato un’altra sistemazione a dir la verità, con la Carrarese. Poi non si è fatto nulla – riporta MagicPro.it – e abbiamo così avuto la possibilità di tenerlo con noi, per valutarlo».
La parola passa poi al ragazzo, che spiega il suo addio ai blucerchiati: «Perché sono andato via dalla Samp? Bisognerebbe chiederlo a chi ha fatto queste scelte. C’è stata una rivoluzione societaria, hanno preso le loro decisioni. Sono andato avanti per la mia strada e ho avuto la fortuna di essere comprato dalla Pro Vercelli, società organizzata, con dei valori e una storia alle spalle».
Essendo figlio d’arte, inevitabile una domanda su suo padre Attilio: «Cosa mi dice? Mi dice di rimanere concentrato, di fare bene giorno dopo giorno. La mia attenzione è focalizzato sulle aree da migliorare. Ho preso questa scelta, di fare questo percorso con una società organizzata e con un mister che aiuta i giovani a crescere. Credo sia un passo importante per la mia crescita».
Sul suo passato in Lega Pro: «Mantova, discorso diverso? E’ un mondo diverso dai giovani. E’ un calcio diverso: giochi con i grandi, che vogliono sempre vincere e ci sono spesso problemi. Bisogna capire il prima possibile come andare oltre queste cose e come rimanere concentrati su ciò che si vuole veramente. Ho giocato con Ivan alla Sampdoria, sta facendo bene sia con Zenga che con Montella».
Passare dalla Lega Pro alla Serie B è un bel salto, anche se sulla carta c’è solo un “gradino” di differenza: «E’ un’occasione importantissima, che ho desiderato. Sono molto motivato, per questa mia crescita, per far sì che il mister e la squadra mi faccia crescere. Se e quando il mister avrà bisogno sarò concentrato. Voglio migliorarmi. Questo è il mio obiettivo da qui a giugno».
Un’ultima battuta sulla posizione che in campo che può ricoprire: «Ruolo? Il mio ruolo principale è centrocampista. Nell’ultimo anno sono stato spostato anche come difensore. Preferisco in mezzo al campo – conclude – ma posso anche giocare dietro».