2013

Mattia Lombardo: «La Samp nel cuore fin da bambino»

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Figlio del grande Popeye, Mattia Lombardo, giocatore di spicco dell’attuale Primavera blucerchiata, ha sicuramente ereditato dal papà la passione per il pallone e la sampdorianità. Nonostante abbia girato diverse città d’Italia e non solo fin da piccolo, l‘amore per il blucerchiato è stato immediato: «Ero piccolo, quindi sono cresciuto insieme ai colori blucerchiati, e nonostante avessimo girato Torino (Juve) Londra (Crystal Palace) e Roma (Lazio) con mio padre, la Sampdoria mi è rimasta nel cuore. Siamo rimasti a vivere a Genova, ho seguito gli ultimi anni di carriera nella Samp di papà e così sono rimasto sampdoriano. Poi sono diventato grande, e andando allo stadio ero felice della scelta di cuore; colori, stadio, tifo fantastici», racconta in esclusiva a soccermagazine.

Mattia e suo papà sono molto diversi in campo: il giovane doriano si definisce un centrocampista che detta i tempi dell’azione, un regista insomma, con il punto di forza nei calci da fermo, giocate verticali e cambio di gioco. Ma c’è anche qualcosa che avrebbe voluto prendere dal papà… «Ció che avrei voluto ereditare da lui è ovviamente la sua corsa, velocità e forza. Siamo comunque due giocatori con caratteristiche completamente differenti», ragione per cui Mattia i suoi modelli in campo è andato a cercarli fuori di casa: «Visto e considerato il mio ruolo mi ispiro a giocatori come Pirlo, De Rossi, Beckham anche se ultimamente ho giocato anche da difensore centrale nella difesa a 3 e quindi seguo anche altri giocatori, anche dal punto di vista del comportamento».

A una manciata di giorni dal derby, Mattia è pronto, sa già dove lo guarderà: «Come sempre non mancheró allo stadio, con i miei amici in gradinata Sud a tifare per i miei compagni e per la mia squadra del cuore». Un pronostico? No, troppo scaramantico… «Il pronostico non lo dico; l’importante è giocare per vincere, sempre, serve una mentalità vincente. Protagonisti? Nenad e Gabbiadini»

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