Masucci sugli stadi: «Meno burocrazia e più internet» - Samp News 24
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2013

Masucci sugli stadi: «Meno burocrazia e più internet»

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Da tempo ormai si parla di un nuovo stadio per la Sampdoria, di un nuovo impianto sportivo in grado di accogliere squadre, tifosi e appassionati di calcio in una struttura al passo coi tempi. Sapevamo che i tempi di attesa erano lunghi, ma la società di Corte Lambruschini continua a lavorarci, anche perché il “L. Ferraris” è sempre più fatiscente.

Da quest’anno la “novità” sono le cancellate attorno allo stadio, un filtro in più per la gente che alla domenica va allo stadio e che prontamente si è lamentata; insomma si sa che, in Italia, gli stadi di calcio non sono all’avanguardia e sono molto indietro rispetto a quelli dei campionati esteri.
A tal proposito Roberto Masucci, vicepresidente operativo dell’Osservatorio per le manifestazioni sportive, ha rilasciato un’intervista ai taccuini de “La Gazzetta dello Sport”, per discutere dei problemi degli stadi italiani: «Rendere meno burocratico l’accesso allo stadio? Il Viminale e l’Osservatorio che io rappresento sono aperti a tutte le novità. E’ un fatto però che dopo Raciti con l’introduzione della tessera del tifoso e del biglietto nominale gli incidenti con feriti sono calati del 72% e i feriti tra gli agenti del 92%».

Se gli incidenti sono diminuiti, sono aumentati i “mugugni” della gente che per entrare allo stadio, delle volte, è costretta ad aspettare delle ore: «In Italia ci sono un milione e 400 mila tessere e domenica a San Siro sono entrate 72 mila persone, il 18 agosto alla finale di Supercoppa 60 mila e altrettanti se ne prevedono domenica per il derby. Non mi sembra ci siano stati problemi – dichiara il numero 2 dell’Osservatorio – .Oggi ci sono tantissimi modi diversi dal biglietto cartaceo da acquistare allo stadio che possono essere adottati e che l’Osserva torio apprezzerebbe molto venissero utilizzati. Ma l’organizzazione delle biglietterie non è compito nostro».

Infine, un paragone, quasi inevitabile, con l’estero, dove gli stadi sono delle vere e proprie cittadine in grado di ospitare migliaia di supporters senza che si creino problemi: «Ho incontrato il mio omologo del ministero dell’Interno ceco. Lì i club stanno pensando a eliminare le biglietterie. Biglietti solo on line con ricarica sulla fidelity card, sul telefonino o con una stampata A4. Ma visto che molti tifosi collezionano i biglietti, con un costo aggiuntivo il ticket cartaceo viene spedito a casa dopo l’incontro. Se lo facessimo in Italia basterebbe controllare al tornello l’identità di chi ha acquistato il biglietto senza file, come avviene in aeroporto».

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