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Udinese, Marino: «Sampdoria? Serve la mentalità operaia. Deulofeu e Sottil…»
Pierpaolo Marino, responsabile dell’area tecnica dell’Udinese, ha parlato in vista del match di Serie A contro la Sampdoria
Pierpaolo Marino, responsabile dell’area tecnica dell’Udinese, ha parlato in vista del match di Serie A contro la Sampdoria. Ecco le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di TV12.
UDINESE – «È chiaro che l’Udinese delle prime giornate ha fatto veder il meglio delle proprie potenzialità ma nell’arco di un campionato è difficile mantenere sempre lo stesso livello, anche se è vero che questo periodo particolare sta durando un po’ troppo».
CLASSIFICA TRANQUILLA – «In momenti di mancanza di risultato, sono concetti giusti, basici, dell’interpretazione del momento. Lo spogliatoio è unito e serio, abbiamo 3-4 leader carismatici. Non credo che in questa partita ci sia stato un problema di mancato impegno, non l’abbiamo mai fatto mancare a dire la verità. Il fatto stesso che il capitano sia venuto da me e Sottil a fine gara e abbia chiesto di andare in ritiro è un fatto molto importante: non è un ritiro punitivo della società, sono i giocatori che vogliono discutere e stare insieme per capire come uscire uniti da questa situazione».
SCONFITTA COL BOLOGNA – «Non mi so dare ancora spiegazioni, non mi sarei mai aspettato una sconfitta in quella maniera, è stato un brusco risveglio. E di partite da dirigente ne ho fatte tante, più di mille. Non avevo proprio la percezione che potesse accadere perché in settimana i ragazzi hanno dimostrato grande impegno e tanta intensità negli allenamenti. L’inizio della partita mi aveva dato questa conferma, l’approccio era stato infatti ampiamente positivo, diversamente dalle ultime gare in cui cercavamo noi di raddrizzare le partite. Il secondo gol di Beto annullato ha deciso probabilmente la gara. Andando sul 2-0, con dominio totale di gioco, sarebbe stata un’altra partita. Il fuorigioco forse di una spalla ha cambiato il corso degli eventi. Anche l’occasione di Success nel finale è stato un vero peccato. Negli ultimi tempi ci gira anche male, se andiamo a vedere le occasioni avute, il pareggio non avrebbe fatto gridare allo scandalo, nonostante la bella partita del Bologna. Dobbiamo andare con il microscopio a cercare i fattori che hanno fatto cambiare le nostre prestazioni in questo periodo».
REAZIONE – «Per uscire da questo periodo dobbiamo forse considerare questo campionato come se fosse diviso: nella prima parte siamo arrivati ottavi, con sei vittorie di fila e molte prestazioni positive. Ora la situazione è diversa, siamo tra gli ultimi ed a livello mentale dobbiamo capire questo e rimboccarci le maniche, dobbiamo risalire la classifica con grande impegno, dedizione e sacrificio. Questa potrebbe essere una cura. Bisogna dimenticarsi di quello che è stato fatto e guardare ora la classifica del “nuovo campionato”, in cui siamo sotto. Bisogna aggiungere una mentalità “operaia”, siamo una squadra che deve risalire a tutti i costi. E dobbiamo rimanere concentrati per tutta la partita per evitare di subire gol in situazioni agevoli come quelle di domenica. Ci hanno studiati, è vero, eravamo un fenomeno di cui parlavano tutti, anche fuori dall’Italia. Quando sei così esposto poi ogni squadra ti affronta come se dovesse affrontare la Juventus o il Milan, per colmare il gap tecnico. L’Udinese è temuta e studiata ed è una difficoltà in più nel nostro cammino».
DEULOFEU – «Ora con il mercato aperto ne sentiremo di tutti i colori, è un’altra questione che rende particolare il campionato. Fa parte del gioco e lo sappiamo benissimo, ma è normale che a noi addetti ai lavori diano comunque fastidio. Deulofeu si è allenato, sta bene ed è solo in attesa di ricondizionamento fisico per mettersi al pari della squadra, con allenamenti di alta intensità. Ha fatto una preparazione adeguata e da domani sarà in gruppo. Non c’è nessun problema dal punto di vista fisico e del mercato».
SAMARDZIC – «È sempre stato protagonista a partita in corso, mentre da titolare non ha espresso le stesse prestazioni. È normale per un giocatore così giovane, la maglia da titolare pesa molto di più, ha molte più responsabilità addosso. Credo che Sottil non abbia demeriti in questa situazione. È giusto quello che si dice, dobbiamo dare variabilità in campo, ma il mister vi assicuro che le studia tutte con attenzione. Sono tutti spunti che ci fanno riflettere ed è un’ulteriore dimostrazione di come i tifosi ci seguano».
TIFOSI – «Nonostante la sconfitta non abbiamo sentito nessun fischio. Il feeling tra tifosi e squadra è bellissimo e non vogliamo perderlo. Ringrazio tutti quei tifosi che sono venuti ad assistere sabato all’allenamento. È stato un momento emozionante per tutti, anche per i giocatori che hanno apprezzato tantissimo. Lo dico da parte di tutti, Società, staff ed atleti, che ci dispiace tantissimo non aver ricambiato con una vittoria questo affetto che ci è stato dimostrato».
MERCATO – «Non perderemo sicuramente i pezzi importati che abbiamo, grazie alla solidità della famiglia Pozzo. A gennaio non abbiamo mai avuto necessità di vendere i nostri giocatori migliori. Individualmente e collettivamente siamo forti e non dobbiamo assolutamente dimenticarlo, anche ora che stiamo vivendo una crisi di risultati, ma non di gioco. Non siamo alla deriva – afferma il Direttore – siamo rispettatissimi dagli avversari, mettiamo in difficoltà chiunque, ma dobbiamo cercare di mantenere questi standard di concentrazione per tutta la partita».
SOTTIL – «Il mister è in grado di farci rivedere le prestazioni fatte nella prima parte di stagione, abbiamo piena fiducia in lui, nelle sua capacità di analisi e gestione dello spogliatoio».