2013

Marilungo: «Devo molto alla Samp e ai Garrone»

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E’ cresciuto calcisticamente nella Sampdoria Guido Marilungo. L’attaccante di Montegranaro è arrivato a Genova nell’estate 2004 e da allora è iniziata la sua crescita fatta di tanti successi con il settore giovanile, l’esordio in Serie A sotto la guida di Mazzarri, il prestito a Lecce e il ritorno alla casa base. Anche se le strade del giocatore e della Sampdoria si sono separate, l’atalantino si sente ancora molto legato a Genova, al suo ex stadio, ai colori blucerchiati e ai suoi ex tifosi.

Dopo una prima parte piuttosto travagliata, nella sua esperienza bergamasca, ora i guai fisici ora sembrano un lontano ricordo: «Sto bene. Sono rientrato in gruppo da qualche mese e mi sto allenando forte. Non vedo l’ora di giocare. Lavoro duro e aspetto la mia occasione».

Come confermato ieri dal suo agente Silvio Pagliari, Marilungo è molto legato ai colori blucerchiati: «Io la porto nel cuore e lo farò sempre. A Genova ho imparato a giocate a calcio e sono cresciuto come uomo. Devo molto alla società e alla famiglia Garrone. Il bello della Sampdoria è l’ambiente e il clima che si respira ogni giorno. Si lavora con tranquillità».

Prima volta da ex in una gara ufficiale per la punta di Montegranaro: «L’unica volta fu un’amichevole due anni fa». In quell’occasione i tifosi acclamarono nel riscaldamento il loro ex Golden Boy del Viareggio in cui la Primavera blucerchiata perse solo in finale.

Il numero 89 nerazzurro è molto emozionato all’idea di giocare al Ferraris: «Su quel campo ho esordito in Serie A e ho anche segnato la mia prima doppietta, nello stesso giorno in cui marcavo la prima presenza da titolare nella massima serie – racconta al Corriere MercantileSono legato in modo particolare a quel rettangolo verde».

Partita dura quella di sabato sera: «La Sampdoria è una squadra tosta e in casa è ancora più solida e quadrata. Noi abbiamo avuto un inizio di campionato difficile e le ultime tre vittorie consecutive ci hanno dato quella tranquillità di cui avevamo bisogno. Noi veniamo a Genova per fare bene. Vogliamo continuare la nostra striscia positiva».

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