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Marcolin: «La squadra c’è, ora tocca a Ranieri»

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Dario Marcolin, opinionista di Dazn, fa il punto sulla Sampdoria di Claudio Ranieri in vista della Lazio

Dario Marcolin, calciatore della Sampdoria negli anni 2000, fa il punto sulla situazione dei blucerchiati in vista del match contro la Lazio ai taccuini de la Repubblica.

ATTACCANTI – «Keita, Candreva, Ramirez, Quagliarella sono giocatori importanti. Ora tocca a Ranieri trovare una quadratura. Non bisogna però avere fretta è meglio aspettare sette otto partite per dare un giudizio»

CALCIOMERCATO – «I nomi non significano automaticamente risultato. In teoria, però, il binomio tra squadra ed un tecnico come Ranieri appare un incastro perfetto. anche lo scorso anno non era male, ma rincorrere è dura. La Sampdoria ha vinto una partita fondamentale a Firenze, la chiusura del mercato ha regalato innesti interessanti. Il gruppo ha potuto lavorare per quindici giorni con i nuovi nella maniera ideale».

SAMPDORIA – «Arrivavo dalla Lazio, mi sentivo una guida in campo. Avevo firmato per quattro anni e mi sono sentito subito coinvolto, quasi in debito per la fiducia ricevuta. In quel periodo ho cominciato di poter fare l’allenatore».

RANIERI – «La carriera di Ranieri ci dice che può riuscire, ma è fondamentale la disponibilità dei giocatori. Eto’o e Pandev hanno fatto la differenza nell’Inter del Triplete. Mourinho li aveva abituati a difendere e poi quando ripartivano avevano grande qualità. Alla Sampdoria può succedere qualcosa di simile. Quando ripartono hanno la loro qualità, occorre solo abituarli a difendere».

RIPIEGARE IN DIFESA – «Candreva ha dimostrato di saper difendere, Keita deve sforzarsi. Contro le squadre che fanno la partita possono diventare un lusso, ma spesso potrebbero fare la differenza».

LAZIO – «Eseguono molto bene tre quattro cose. Luis Alberto in regia: detta i tempi e ha dribblig. È un elemento completo. Gli inserimenti di Milinkovic, Lazzari che è infortunato, appoggia molto ed Immobile è implacabile ma sarà assente per squalifica. Sono assenze importanti, ma l’impostazione rimane la stessa, una squadra che bada al sodo, pratica».

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